Nord e Sud - anno IV - n. 28 - marzo 1957

~erna era ,al massimo; i comunisti erano uno stato nello stato, accoglievano sotto-il loro tetto chiunque volesse starci, chiunque avesse qualche lagnanza da far valere, gratificavano dell'appellativo di << fascista ». tutti gli .altri, a' qualsiasi ideale si ispirassero: cattolici e laici, repubblicani e monarchici, socialisti e liber.ali, ricchi e poveri, resistenti e collaborazionisti; posizioni come quella di un Saragat veniva110derise da sinistra e da destra; Longanesi e Guareschi, dalle colonne del Borghese e del Candido, distillavano, con diversa finezza, gli stessi veleni. Per la stainpa democratica del centro-sinistra era giunto il tempo dell'impopolarità della lotta su due fronti, del vero anticonformismo (72 ). Il tono dell'Europeo (che sarà poi ceduto dal Mazz.occhi all'editore Rizzoli) sembrava aver lasciato per via un po' dell'effervescenz.a degli anni migliori, era diventato più cauto e responsabile; nella rubrica << L'Opinione della settimana >>il direttore invitava ogni sette giorni alla riflessione e alla moderazione quella 'borghesia che qualche anno prima aveva voluto scuotere dagli italici torpori. Ogni tentativo di non lasciare sempre ai comunisti l'iniziativa del denunciare gli scandali nazionali e gli atti' di malcostume del ,governo e del sottogoverno proc11~ rava alla stampa democratica accuse di scandalismo e di filocomunismo .. Lo stato d'assedio avev~ assunto per L'Europeo anche una dimensione· fisica, 'concreta: nello stesso fabbricato dove Benedetti faceva il suo settimanale, nella sede dell'editore Rizzoli, a piazza Carlo Erba in Milano, erano redatti due settimanali a tendenza nostalgica e nazional-monarchica, · dei più diffusi. Dai tempi «pionieristici>> dell'i1nmediato dopoguerra irt poi, il panorama della stampa italia,!la si era straordinariamente arricchito e si prese11~ tav,a,a metà del '51, press'a poco con lo stesso volto che ha oggi. Nel settore dei quotidiani, le testate tradizionali avevano per lo più soffocato i nuovi giornali sorti dopo la Liberazione. In qu.ello dei settimanali la. fioritura era stata più cospicua. L'editore Mazzocchi fin dal '49 .aveva offerto con Il Mondo un rotocalco di cultura ad alto livello; in un ambito puramente ~ ( 72 ) « Anticonformismo - scriv~va Benedetti sull'Europeo <lel 27 settembre 1953 - è pe,r noi la non adesione allo st.atod'animo generale\ Anticonfonmismo fu, nel 1945, quando cominciò ad uscire L'Europeo, difendere la giovane democrazia italiana dai comunisti. Anticonformismo è oggi accettare di çombattere su due fronti: sul vecchio fronte che ci oppone ai comunisti, sul nuovo che ci oppone anche alla autorità quando, debole o forte che sia, esercita le ·proprie prerogative in maniera parziale >>. [28] I Biblioteca Gino Bianco

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