Nord e Sud - anno IV - n. 28 - marzo 1957

LA STAMPA ITALIANA NEL DOPOGUERRA Il settimanale di attualità di Nello Ajello I II. 4. Il « vento del Nord». Il primo periodo dell'Europeo. All'indomani della Liberazione dell'intera penisola, i settimanali democratici dell'immediato dopoguerra romano vennero a poco a poco relegati in un cantuccio, e cedettero il centro della scena giornalistica italia11a. ad altri protagonisti. I tentativi elaborati, in questo settore, come espressione, di un preciso frangente storico, di « quando l'Italia era tagliata in due» . non ebbero, per lo piu, lunga vita dopo la primaver~ del '45: l'attenzione si andava spostando verso le regioni che erano state il maggior teatro della insurrezione antinazista, e dalle quali una nuova schiera di intellettUp.li tornava in circolazione, ansiosa di comunicare il significato di un' esperienza decisiva per alcuni (dal punto di vista di una scelta politica), sconcertante per altri, ma in ogni caso ricca di risonanze, com'era stata la partecipazione alla lotta p,artigiana nelle contrade centro-settentrionali. Molti erano passati, quasi senza soluzione di continuità, dal fascismo (sia pure annacquato a vqlte da atteggiamenti « frondisti >> più o meno cauti) alla Resistenza, e la eccezionalità di questa avventura spirituale si rifletteva turbinosamente in tutte le pubblicazioni che vedevano man mano la luce. Già sullo scadere del '44 la rivista romana Mercurio, diretta da Alba De · Cèspedes, aveva dedicato alla Resistenza - come « un atto di amore I all'Italia dell'intelligenza italiana » - un numero speciale di 320 pagine, al quale avevano collaborato, al fianco di vecchi antifascisti, molti letterati [17] Bibli teca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==