. ammirato dinamismo formale si rivela allora per quello che è, un sostanziale immobilism·o, assai più grave di quello che i mendesiani rimproverano alla socialdemocrazia. Premesso quindi che, di fronte alle barriere che impediscono in Europa occidentale la libertà di movimento, certe manifestazioni della sinistra democratica, sindacali e parlamentari, si ispirano a una visione miope, sezionalistica, nazionalistica: e, lungi dall'auspicare una sia pur graduale resta·urazione di principi civili fondamentali, esse agiscono per aggravarne l'infrazione, ne consegue ovviamente la necessità di riproporre il problema rappresentato da quelle barriere anzitutto sul piano dei principii della nostra civiltà; il che sarà reso tanto più facile quanto maggiori saranno le possibilità in atto di far valere una visione meno miope, meno sezionalistica, meno nazionalistica delle esigenze che maturano sul mercato del lavoro in Europa occidentale. Non c'è dubbio che il Mercato Comune rientra in questa prospettiva. Già in occasione del commento al primo << lancio » dello schema Vanoni noi ayvisammo a quel rapporto fra il nostro piano di svilu1 ppo e il Mercato Comune che ora è stato indicato. da Ferrari Aggradi e da Colombo. Se mai il Mercato Comune presta il fianco a1 lle critiche, queste devono seguire la direzione opposta a quella seguita da Mendès France: quella direzione cioè che, partendo da una matura consapevolezza politica della priorità da dare alle soluzioni europeistiche, muove contro la timidezza con cui si è affrontata ,}'instaurazione del Mercato Comune in generale e di una più libera circolazione degli uomini in particolare (Taviani: << se una critica può farsi è che le remore sono troppe, non troppo poche »). E ciò proprio oggi che, almeno relativamente al problema da cui abbiamo preso le mosse, la situazione europea, lungi dal far paventare indiscriminate << invasioni>>in qt1esto o quel paese, si presenta abbastanza favorevole, quando si prescinda beninteso dal corporativismo di quei sindacati i quali, anche in presenza di u·na attiva e magari ansiosa domanda di lavoro nei propri paesi, non di altro si preoccupano che di consolidare i privilegi dei propri iscritti; e quando si prescinda anche dall'altrettanto miope visione che detta quelle << antologie della paura » che hanno degradato iin questi anni di decadenza europea forze politiche di ,antica ispirazione liberale. Potrebbe sembrare che d'altra parte l'appello ai principii per quanto riguarda la libertà di trasferimento, e le prospettive che ad essa apre il [10] Biblioteca Gino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==