<< Il principio civile - ha scritto Cattaneo (17 ) - ••• cammina dietro il commercio e l'industria, lasciandosi quai m·onu,mento l'agricoltura». E l'agricoltura non può quindi essere consid·er.ata come attività in sè conclusa, suscettibile di autonomo svtlu·ppo. Proprio in quanto « atto di civiltà, non di barbarie», << l'agricoltura esce dalle città». L'agricoltura è « m·on•umento>>delle capacità di -lavoro .e di trasformazione dell'uomo ed è :per lui fonte inesauribile di risorse vita'li. M.a, come le possi,bilità di agire per il progresso dell'agricoltura dipendono tutte dalla città intesa come sede di ogni impulso .economico ed id·eologico, così se si vuole guardare oltre il limitato orizzonte agricolo per trovare, nel commercio e nell'indu,stria, a1 ltre suscettibilità di progresso occorre ritornare alla città e far leva sulle forze che in questa solamente al'bergano. Oggi la terra del Mezzogiorno d'Italia, grazie al colossale intervento pubblico, di oui nessuno potrebbe disconoscere il peso decisivo, sta dando all'agricoltura un ~piùricco frutto. La città, la polis sede ·del potere politico e ,della competenza tecnica, si è mossa ·positiv.a·menteper rendere possi1 bile ìl raggiungimento di questo primo obbiettivo. Ma quella terra è a11.corasenza città. N·on erano vere città le sonnolente << città contadine>>, agglomerazioni casuali o piuttosto obbligate di masse in continuo ritorno, da ,alba a tramonto, al1 la gle'ba avara e lontana. Quando le colonne dei muli ,portan·o il contadino lungi dalla << città >>che lo ha ospitato per il sonno, questa resta vuota, appare un simu'lacro . immoto. E oggi la riforma, se tende a disgregare quel simulacro, non restituisce ,a 1 l contadino la città necessaria al su·o progresso. All'inizio della riforma fu avanzata l'idea che, invece di costruire nuove case rurali, meglio sarebbe stato d'im.piegare le medes~me somme per risanare i vecchi nuclei abitati e dotarli \cli adeguati servizi. L'idea, quasi fosse paradossale, cadde rapidamente nel nulla; eppure aveva la sua radice di verità nell'aspirazione essenziale del contadino verso . ' una sua vera c1tta. Nè oggi si chiede di inurbare la campagna, con un processo di con- ( 17 ) Nel saggio << L'agricoltura inglese paragonata alla nostra», pubblicato in << Scritti economici». Firenze, 1956, vol. III pag. 268 e ss. La citazione è a pag. 300. [112] Biblioteca Gino Bianco
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