Nord e Sud - anno IV - n. 28 - marzo 1957

può esercitare attività di sorta senz' essere accetto dall'Ente e aver ottenuto da questo concessioni o permessi. Forse non sarebbe neppure possibile trovare letto per una notte, senza una commendatizia ufficiale. I contadini si aggirano fra quelle fab·briche fres:che di intonaco con una soggezione a1 ppena celata. Si è pensato che la loro antica condizione subalterna avrebbe trovato nel ·nuovo -ambiente dei borghi di servizio un respiro di liberazion-e; e può darsi che sia .così,ma la presenza feud,ale alitante sulle vecchie città contadine ,era tanto remota e quasi inafferrabile, quanto corposo e immanente è il nuovo rapporto con l'Ente di rifbrma, tanto onnipresente è il suo braccio. E se questo è l'oggi, tpiù gr;ive appare l'ipoteca posta sull'avvenire della libertà politica e civile. Quale vita democratica potrà prendere impulso da un ambiente severamente ~terilizzato da tutti i germi eterodossi, dove non c'è neppure una teorica possibilità d'incontro e di scontro, dove ad una iniziativa ~<< non gradita » sarà sempre facilmente interdetto financo di avere una sede o una targa?. La pseudo-città 1 che i centri rappresentano ~si·disvela così nella crudezza d.ei suoi limiti illiberali. iPresidio di u11potere chiuso, e deposito dei suoi st1rumenti tecnocratici, 1essa nega per definizione ogni possibilità di progresso e di collaborazione ai cittadini chiamati a frequentare le s·ue . poche strad.e. La brevità del soggiorno, li1 mitato al _tempo necessario al disbrigo di una particolare faccenda, già de11uncia l' innaturalità deila pseudocittà. A sera, nel borgo di servizio non v'è chi vegli intorno a un focolare pensando ·<< questa è la _,miatasa e la 'mia città >>; nè chi an,dando per via possa riguardare le mura e dire << questa città, per brutta, per po- . ' vera, per desolata che sia, pur sempre è la mia città ». In quelle ore crepuscolari solo pochi funzionari, nei piccoli a1 lloggi ·annessi ai grandi uffici deserti, rivanno con nostalgia jt3.llaJoro ·verà città e -si fanno in cuore più amari rabbia e rimpianto :per l'accettato trasferimento in guella sede, ino- . I spite alla prova ,per quanto aur,eoiata ,dalla << modernità » o dailla fan1a. ' * * * Un diverso ma non contrastante senso di in~offerenza psicologica non risparmia del resto, oltre che il partecipe diretto della ~ita di queste pseudocittà, anche l'os,servatore. Una cattiva architettura caratterizza infatti la [105] Bi'blioteca Gino Bian_co

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