tutta l'Assemblea Regionale, basta tener presente che dei 299 disegni di legge proposti all'Assemblea nel corso della terza legislatura (100 di iniziativa del governo Alessi e 199 di iniziativa parlamentare), so:lo 66 sono stati app,rovati, 2 respinti, 21 ritirati e 5 assorbiti da iniziative diverse. Altri 16 sono iscritti all'ordine del giorno dei lavori per la sessione parlamentare che si aprirà il 16 gennaio; e ben 1S4 sono tuttora pendenti presso, le sottocommissioni legislative. Gran parte delle leggi ancora pendenti risalgono addirittura ad un anno o un anno e mezzo fa. Per quanto riguarda poi i 16 disegni di legge che sono stati posti all'ordine del giorno della imminente sessione parlamentare, bisognerà pertanto vedere quale sarà l'atteggia1nento che il governo intende assumere nei loro confronti, giacchè non è detto che delbba farli senz'altro suoi, sic et sinipliciter. Ar1zi è lecito presumere che, almeno da parte del suo Presidente, esso terrà un atteggiamento critico al riguardo. Dalle dichiarazioni program1natiche dell'on. La Loggia è risultato che egli accetta e fa propria la legge sulla piccola proprietà contadina; ed è noto che egli ha elaborato degli emendamenti per la legge sulla riforma industriale; ma, mentre i disegni di legge di iniziativa parlamentare dovran110 proseguire il normale « iter» legislativo, per quelli di iniziativa governativa a suo tem·po presentati dal governo Ales·si, si prospetta un problema delicato qualora l'attuale governo intendesse ritirarli per non ripresentarli, o ripresentarli e1nendati. In questo caso, infatti, potrebbero verificarsi all'interno dello schieramento governativo e della stessa D.C. •dei contrasti politici, in quaJnto vi sono, tra il precedente governo e l'attuale, alcuni rapporti di co,ntinuità relativi a qualche settore a cui appunto alcune di queste leggi si riferiscono. In ogni cas·o, il fatto che la legge di riforma industriale dovrà un'altra volta essere discussa in sede di. commissione prima di passare in Assemblea, ha suscitato (dopo le prime speranze) qualche perplessità negli ambienti politici ed economici più interessati, dati i lunghi ritardi che tale legge, come si è 1detto, ha già subito finora. Sempre in tema di industrializzazione, è stato di recente pubblicato dalla Assemblea Regionale Siciliana il testo del disegno di legge n. 58 presentato il 12 ottobre I 955 dal Presidente della Regione (allora l' on. Alessi) con, aggiuntivi, gli emendamenti proposti dalla competente Commissione Legislativa e, premessavi, la relazione del presentatore e quella del relatore designato dalla Commissione, l'on. Vincenzo Carollo (dc). L'on. Carollo è noto negli ambienti politici siciliani per il suo radicalismo e per il suo vivo e pugnace atteggiamento di opposizione antimonopolistica. Elen1ento « di punta» della Democrazia Cristiana siciliana, egli si trova iso1ato e combattuto all'interno del suo partito, che lo ,considera una specie di « bolscevico bianco ». La relazione alla quale ci riferiamo pertanto riveste un particolare interesse per i lettori di questa rivista, non so,ltainto, perchè è espressione del pensiero non conformista di un cattolico militante, ma anche [92] BiblotecaGino Bianco
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