Nord e Sud - anno IV - n. 27 - febbraio 1957

\ non è vivo soltanto negli ambienti della cultura e della tecnica, ma le reazioni che esso l1a determi,nato nell'opinione pubblica fanno sentire i loro effetti anche in sede parlamentare. In tal senso un esempio significativo ci viene offerto dall'intervento della Cassa per il Mezzogiorno a favo-re della edilizia scolastica. La legge istitutiva di questo Ente non prevedeva alcuna provvidenza per le scuole: esse non furono considerate opere produttive. È venuta poi la legge del 19 marzo 1955, che ha ,cercato di riparare in parte a questa incredibile ·omissione. Questa legge coinsente alla Cassa di accollarsi il residuale 0,73 per -cento cedente a carico dei Comuni del Mezzogiorno con popolazione inferiore a 5 mila abitanti, sulla rata piena da pagare alla Cassa Depositi e Prestiti, per mutui contratti per la costruzione di edifici da destinare a scuole materne, elementari e di avviamento, opere che beneficia110 del contri'buto statale del 6 per cento. Ora, come apprendiamo dalla relazione dell'on. l\1arotta alla Commissione speciale per il Mezzogiorno e le aree depresse, si vuol fare un altro passo avanti. L'on. Marotta - dopo aver rilevato che la « esperienza fatta per l'edilizia scolastica (che è stata di leggi che non hanno voluto- mai affrontare il problema in modo radicale e definitivo, aggiungiam·o noi) ci lascia poco sperare nell'efficacia dell'intervento così come è previsto » e ,che occorre « assicurare una più celere procedura » - ha proposto che « la Cassa estenda le sue pro1 vvidenze in materia scolastica anche ai Comuni da 5 a 10 mila abitanti; e per garantire 1111aeffettiva e sollecita esecuzione di tutte queste ·01 pere, la Cassa del Mezzogiorno curi t11tte le proced11re presso la Cassa Depositi e Prestiti ed anticipi intanto i fondi necessari per iniziare subito i )avori, ,curando pure ogni altro adempi1nento a cui gli Enti locali non siano1 in grado di far fronte. Naturalmente, perchè la Cassa del Mezzogiorno possa tranquillamente anticipare, è necessario che sia assicurata, per legge, la concessione del mutuo occorrente da parte della Cassa Depositi e Prestiti per la quota a carico dello Stato ». Per valutare l'effettivo peso delle provvidenze proposte dall'on. Marotta occorre tener presente che, dei 2.456 Comuni del l\i'.lezzogiorno, ve ne sono 2.097 con popolazio·ni fino a 1O mila abitanti. La massin1a parte dei Comuni del Mezzogiorno (1'85,4 per cento) si verrebbe a giovare delle nuove provvidenze di legge; ma, in effetti, molto piì1 bassa è la percentuale (meno della n1età) delle persoine che ne verrebbero a godere. Difatti, suila popolazione complessiva di 17.643.318 abitanti (secondo i dati del censimento del 1951), i Comu11i con popolazione fino a 1O mila ne contano solo 7 .393.028, ossia jl 41,9 per cento del totale. Vi sono perciò oltre 10 milioni di persone nel Mezzogionno, raccolte nei centri con popolazione superiore a 10 mila abitanti, che non verrebbero a giovarsi delle provvidenze proposte, nè è detto che le attuali condizioni delle aule scolastiche e dei 'bilanci comunali di questi cen- [88] BiblotecaGino Bianco ·

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