Nord e Sud - anno IV - n. 27 - febbraio 1957

leve di lavoro idonee e preparate - dagli operai ai piii alti dirigenti - quali sono richieste dalla moderna organizzazione delle attivi tà economiche e sociali, che la recente rivoluzione avvenuta nei processi di lavorazione e l'avvento dell'automazione rendono ogni giorno più esigen te. Ci si accorge una bt1ona volta che soltanto uno sforzo enorme, da compie rsi subito, nei p!rossimi anni, ci può far guadagnare il tempo perduto, e ch e ogni battuta di arresto, ogni giorno di esitazione po sono compromettere definitivamente l'avvenire del nostro Paese in questo settore. Una delle condizioni essenziali per raggiungere glì obiet tivi che lo schema di sviluppo dell'occupazione e del reddito si propo ne nel prossimo decennio è ,costituito dalla « esigenza di fronteggiare l'insufficiente formazione delle forze del lavoro da occupare » come vide chiaramente Vanoni. Ma non si tratta soltanto di creare nuove scuole professionali, di potenziare quelle esistenti, incrementare l'istruzione tecnica ed aumentare i1 l numero1 dei centri per la formazione dei mestieri. Non bisogna considerare solo alcuni aspetti del problema, quelli che si presentano con maggiore immediatezza ed evidenza. La necesità di far fronte ad esigenze che richiedon o immediata soddisfazione non deve indurre a limitare le soiluzioni, che co n il tempo si paleseranno precarie ed insufficienti. Così come non v'è edifi cio che possa realizzarsi senza le fondazioni, non v'è tipo di scuola second aria o superiore che possa svilupparsi e dare i suoi frutti senza che si siano prima risolti - in maniera integrale e definitiva - tutti i problemi che riguardano la scuola primaria. Occorre che i nostri bambi11i, delle città più grandi e più ricche, dei paesi più piccoli e più poveri, possano frequentare re golarmente le scuole materne e d'obbligo, in aule idonee, senza turni defatica nti per gli scolari e gli insegnanti. Frequentare la scuola noin deve costitui re un sacrificio per tanta parte della popolazione italiana, specie nelle provin ce più depresse economicamente, dove è disponibile una più elevata riserva di forze del lavoro, che dovranno ,nel futuro soddisfare le richieste delle i ncrementate attività produttive. Quello della scuola primaria e della sua casa diventa co sì uno dei problemi fondamentali, potrebbe dirsi cc il prdblema dei problemi », che la classe dirigente italiana deve risolvere per l'avvenire del nost ro Paese. E bisogna pertanto sottolineare con compiacimento l'iniziativa pr esa dalla A.N.I.A.I. (Associazione Nazionale Ingegneri ed Architetti Italiani ) di discutere nell'Assemblea federale del 26 gennaio a Genova, insieme con il problema dell'industrializzazione nel l\tiezzogiorno, quello dell'edilizia scolastica. Il nesso tra le due esigenze risulta evidente dall'ordine del giorno di questo Convegno nazionale dei tecnici italiani. Occorre aggiungere che l'interesse per i problemi della scuola innanzi rilevato - che ha toccato anche quello della carenza di aule che, come abtbiamo altre volte dimostrato, è gravissimo ed attende u rgente sol11zione - f87] Bibloteca Gino Bianco

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