i Ministri della Marina Mercantile e del Tesoro hanno facoltà di affidare, mediante pubblica gara, l'esercizio di una o più linee di preminente interesse nazionale a ditte diverse da quelle facenti parte del gruppo Finmare, e cioè l'Italia, il Lloyd Triestino, l'Adriatica e la Tirrenia. La disposizione è preoccupante, tanto piì1 che il Ministro ha detto nella sua relazione che essa da un canto deve servire di « stimolo per le Società della Finmare ad un esercizio efficiente ed economicamente sano delle linee ad esse affidate », dall'altro alla « possibilità di alleggerire l'onere dell'Erario nell'eventualità che nel corso di durata della Convenzione esso dovesse divenire eccessivamente pesante ». Il che, se non leggiamo male, significa si - e ciò è ovvio - che una linea è sovvenzionata fin quando è passiva, ma significa anche - e ciò è tutt'altro che ovvio - che, nel caso in cui la linea possa far realizzare una gestione attiva, il Ministro può cederla all'armamento privato. Questa divisata privatizzazione di un importantissimo settore della nostra economia contrasta stranamente con tutta la politica seguìta finora dal Governo. Ma andiamo ancora avanti e veniamo al modo con cui secondo la nuova legge saranno,. fissate e distribuite le sovvenzioni. Il sistema adottato tiene conto, per esplicita dichiarazione dell' on. Cassiani, soltanto « dei proventi del traffico e delle spese di carattere fondamentale » e dovrebbe « porre gli organi amministrativi delle singole società in una posizione particolarmente sensibile alle necessità di realizzare delle gestioni ispirate ad avveduti e rigorosi criteri di economia aziendale ». Qui, nel punto centrale del progetto, la contraddizione che lo inficia alla base, esplode in tutta la sua evidenza. Tutti, infatti, si domanderanno come possano andare di accordo i criteri di gestione ispirati all'economia aziendale con quelli dell'utilità pubblica e del cc preminente interesse nazionale ». Ognuno di noi sa bene che, quando si dice azienda, si intende quel piccolo campicello dove alligna la pianta dell'individualismo economico, dove l'orizzonte è brevemente circoscritto dall'interesse imprenditoriale, dove le esigenze pubbliche non hanno, ovviamente, alcun diritto di cittadinanza. Dire pubblica utilità significa ricercare il bene comune, ampliare l'orizzonte, mediare i singoli interessi settoriali del paese. Spesso si sente dire - ed il disegno di legge Cassiani ne è ulteriore riprova - che possono perseguirsi l'una e l'altra cosa insieme, l'economia nazionale e la pubblica utilità. Errore grosso, perchè si tratta in effetti di due diverse visioni che non sempre possono combaciare. Chi in un rettangolo di carta deve disegnare la pianta topografica di mille chilometri quadrati di terreno dovrà adottare una scala completamente diversa da chi sullo stesso rettangolo di carta deve disegnare soltanto la pianta topografica di un appartamento! Per non dire che troppo, anzi tutto, il disegno di legge presentato dal Ministro_ Cassiani lascia alla discrezione dei Ministri della Marina Mercan- [85] Bibloteca Gino Bianco
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