di arte e di storia: com'è avvenuto presso Capodimonte, ove è da anni in costruzione un enorme tempio dedicato alla Madonna, pedissequa copia del S. Pietro romano, seppure, fortunatamente per il superstite paesaggio e l'a1nbiente dalle modeste casette napoletane, in scala ridotta. E a breve distanza la chiesa paleocristiana di S. Gennaro extra moenia e le a11nesse catacombe, con strutture e dipinti che rimontano dal II al IX secolo, versano in desolato abbandono. Ancora più grave è, forse, l'aspetto della questione sotto il rispetto degli edifici civili; per essi i mezzi di iniziativa privata sono di gran lunga al di sotto dell'effettivo bisogno, onde sovente accade che quel che si fa risulta inframmezzato da lunghe pause ed è spesso in contrasto _con ogni più ele1nentare criterio di restauro; sì che, al termine, il primitivo carattere dell'edificio risulta alterato irrimediabilmente. Questo nel migliore dei casi, perchè in altri - come sta avvenendo per le ville vesuviane d'età barocca - la proprietà di un organismo unitario è oggi così minuta1nente frazionata tra proprietari di modesto tenore di vita - per i quali la trascrizior1e di vincolo risulta esclusivamente un onere - che, in tali condizioni sociali ed ambientali, non è neanche il caso di parlare di restauro. (E sì che tali fa'bbriche, se espropriate dallo Stato o dai Comuni, sarebbero di facile impiego come scuole, con lievi modifiche interne, e modesta spesa di restauro poichè la plastica esterna è affidata esclusivamente a stucco e non a materiali più costosi). Se è necessario, pertanto, invocare un pronto i11tervento dello Stato perchè si attui finalmente l'aumento dell'organico del personale preposto alla conservazione e si aggiornino gli schedari d'inventario delle opere ,d'arte, occorre soprattutto compiere una revisione amministrativa e legislativa accorta e precisa, ed attuare un piano di lavoro organico, che - determinate le dimensioni e le modalità del provvedimento finanziario - giovi al coordinamento delle iniziative: tenendo conto che tutto ciò sarà facilitato ed avviato più rapidamente alla soluzione allorquando si sia venuta formando una diffusa coscienza di tali problemi. ARNALDO VENDITI! Linee di preminente interesse nazionale Il 31 dicembre 1956 sono scadute le convenzioni ventennali stipulate dallo Stato, ai sensi del R. D. L. 7 dicembre 1936 n. 2081, con le società esercenti linee di navigazione di preminente interesse nazionale; e, poichè bisogna pensare a stipularne di nuove, il Ministro della Marina Mercantile, on. Cassiani, ha presentato al Senato, di ~oncerto con gli altri Ministri int.e- [83] Bibloteca Gino Bianco
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