Bonaventura Tecchi, Giorgio Vigolo, Gino Visentini, Sandro Volta, Vittorio Zincone (47 ). Questi nomi sono già, di per sè, una certa indicazione di qualità, e la sola loro presenza può aiutare chi abbia almeno un po' di pratica di queste cose ad inquadrare il tipo di problematica che questi giornali scelsero, il loro modo di presentare la politica, l'attualità, la letteratura. Le squisitezze grafiche che avevano caratterizzato i periodici di stile longanesiano nell'anteguerra sono, in questi due giornali di crisi, molto lontane: la tecnica di stampa è quella tipografica, che di per sè non è tale da consentire ad un settimanale soverchie eleganze. La parte politica è molto vivace, anche senza riflettere posizioni definite sul piano dei partiti, e si concreta in una intonazione eclettica, venata di motivi liberali e progressisti. Al di sopra di questo o quella sfumatura particolare, in politica estera Cosmopolita e Domenica sono accomunati dalla costante, continua, ribadita invocazione di una unione europea che salvi il vecchio continente dal dissolvimento in cui l'ha gettato la guerra. Potrebbe sembrare, questo spirito europeista, una reazione spontanea, sul piano p.assionale, al lungo isolamento cui gli intellettuali italiani più à la page si erano sentiti condannati sotto il regime: ma, specie nel Cosmopolita, l'idea d'Europ:a viene sostenuta da una visione così realistica (e, diremmo, chiaroveggente) da dissip2.re ogni sospetto di infatuazione letteraria. << Sulle rovine degli smantellati bastioni della Fortezza Europa, sarà finalmente possibile edificare la luminosa casa degli europei? - scriveva il settimanale - Perchè questo sia possibile occorre, ed è sufficiente, che due condizioni si verifichino. In primo luogo bisogna che la Francia, cessando di correre dietro alla soddisfazione platonica di essere riconosciuta una Grande N ation ( ciò che essa è, ma non nel senso in cui pretende ancora di esserlo) decida di dedicare se stessa al compito ... La Francia sola può, in Europa, far pesare la bilancia nel senso di una soluzione europea. In secondo luogo, e correlativamente, bisogna che gli Europ·ei, dopo la giusta punizione della Germania, ( 47 ) Sono inoltre da ricordare, come assidui redattori e collaboratori del Cosmopolita: Adriano Baracco, Domenico Bartoli, Italo Calvino, Giuseppe De Santis, Wolf Giusti, Renato Guttuso, Alfredo Orecchio, Guglielmo Peirce, Fabrizio Sara• zani. E, tra i collaboratri di Domenica, Guido Antoni, A. Baracco, Fortunato Bellonzi, Niassin10Bontempelli~ Silvio D'Amico, Vincenzo Mazzei, Vittorio G. Rossi, Elio 11alarico, G. Peirce, G. De Santis, Enzo Forcella, Brunello Vandana. • • [62] Bibloteca Gino Bianco
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