- .. Granata; dai settimanali letterari di gusto longanesiano, come Città (43 ), che resistevano sulla breccia per breve tempo, riunendo gli sforzi di questo 0 quel gruppo di scrittori, ai più vivaci tentativi di creare un settimanale illustrato a sfondo enciclopedico e di buon livello intellettuale (a metà tra la cultura e l'.attualità, un certo tipo di letteratura ed un problemismp p·o1itico non sempre esente da una larvata polemica di << 1 generazione »), come CoiSmopolita e Domenica; giù giù fino ai settimanali di pura documentazione, in rotocalco o non, spesso non privi di interesse nella fattura, come Quadrante ( diretto da Vittorio Calvino), Atlante ~ « uomini e fatti del mon,do >>- diretto da Vittorio G. Rossi (che accentuava in maniera singolare la parte visiva, specie per certe illustrazioni di paesi esotici, secondo il gusto e gli interessi del suo -direttore), La Settimana di Carlo Bernari; ed a quelli di spettacoli, come il gustoso Star, diretto d.a Ercole Patti e Gazzetta di Fausto Sartorelli: la stampa ebdomadaria assisteva ad uno straordinario pullulare di testate. Agli intellett1=1aliprefascisti, riuniti p·er lo più intorno al nucleo azionista, ed ai liberali del Risorgimento liberale, si affiancavano i letterati ex frondisti ed i longanesiani di destra e di sinistra, i << littori » spregiudicati, i trentenni per i quali il fascismo era stato, bene o male, l'unica esperienza di vita e di cultura. Le difficoltà tecniche per fare un settimanale erano gravissime: maggiore di tutte, quella relativa alla c.arta, che il governo assegnava regolarmente solo ai quotidiani. « Mancano le fotografie - scriveva il direttore di uno di questi settimanali - mane.ano i fotografi, Moravia, Degli Espinosa, Sandro De Feo, Nicola De Feo (ora N. Adelfi), Enzo Forcella, Bruno Romani (che si firmava Boezio), Gorresio (che si firmava anche Cassiodoro ), Benedetti, Flaiano (che vi teneva una deliziosa rubrica, << La saggezza di Pickwich »), Attilio Riccio, Gino Visentini, ecc.. ( 43 ) Quaderno letterario settimanale a sedici pagine, che ebbe pochi mesi di vita sullo scadere del 1944. Il Comitato direttivo era formato da Bontempelli, Bellonci, Ercole Maselli, Paola Masino, Moravia, Piovene, Savinio. Vi scrivevano, inoltre: Gabriele Baldini, Lorenzo Barbaro, Luigi Bartolini, Barzini jr., Bernari, Sandro De Feo, Tommaso Landolfi, Silvio Negro, Orsola Nemi, Guglielmo Peirce, Soldati, Bon. Tecchi, ecc.. Monelli si scriveva con lo pseudonimo L'Addetto Stampa; Benedetti pubblicò a puntate, con disegni di Guttuso, il racconto << La morte d'inverno», che poi, rimaneggiato ed accresciuto, diventerà il romanzo Paura all'alba, pubblicato nel 1945 dal medesimo editore di Città. [60] Bibloteca Gino Bianco
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