Nord e Sud - anno IV - n. 27 - febbraio 1957

sopravvissut.a in un senso duplice, biforcandosi (e dividendo anche i suoi vecchi collaboratori) tra il nuovo Tempo (risorto nel '46 ed entrato, alla fine di quell'anno, tra 'le nascenti attività editoriali di Aldo Palazzi) e la mondadoriana Epoca. Vedremo più avanti in qu.ale diversa maniera i due settimanali sapranno mettere a frutto l'eredità dell'antenato. Qui è opportuno notare, più in generale, come già fin dagli ultimi anni del passato regime cominciasse a disegn.arsi, nel campo della stampa periodica italiana, la dualità tra i grossi complessi industriali delle case editrici Mondadori e Rizzoli, le quali già allora non limitavano la loro attività in campo giornalistico ai soli settimanali di attualità, ma sconfinavano - l'una e l'altra - nei diversi campi della pubblicistica popolare, alcuni dei quali ricchi di avvenire: dalle pubblicazioni femminili ai << gialli », dai giornali umoristici e satirici alla st.ampa per l'infanzia, dai settimanali di novelle e racconti a quelli sportivi. E, per concludere, si nota anche, nel settore della stampa di attualità, la coesistenza, sul piano qualitativo, di due filoni principali, in cui s'inseriranno tutti o qu.asi tutti i settimanali che verranno via via alla luce. Da un lato la tradizione 1onganesiana - ' un tipo di ebdomadario illustrato per lo più in bianco e nero, in cui la cronaca ed il commento politico s·ono, dove più dove meno, ~ccoppiati ad una raffinata vocazione per l'indagine di costume (si pensi, se pur su diversi piani, all'Europeo, al Mondo e all'Espresso) - e quella mondadoriana, basata su un equilibrio tra l'impostazione del settim.anale su riccl1e basi industriali, secondo gli esempi di Life o di Paris-Match (con l'impiego semp·re più esteso del colore, con la riproduzione in esclusiva di servizi da giornali stranieri, con grande spazio riservato alla pubblicità, ecc.) e su un criterio antologico nella compilazione, che si giova dell'apporto di nomi di primo piano in campo culturale, artistico e scientifico. in Russia. Corrispondenti erano Aldo Bizzarri, Alberto Montacchini, G. G. Napolitano, Alberto Pasinetti. Bontempelli redigeva una rubrica di corrisp?ndenza coi lettori intitolata << Colloqui con Bontempelli »; Ricciardetto (Augusto Guerriero) vi faceva t:.na nota settimanale di politica estera. A differenza dell'accentuato e compiaciuto sapore di élite che ebbe Omnibus ed utL po' anche Oggi, Tempo si diede una franca inJpostazione da grande rivista di divulgazione: nell'elenco dei suoi collaboratori (che sarebbe troppo lungo riprodurre) si trovano tutti, o gran parte dei nomi già affermati e delle << speranze » della letteratura e del giornalismo italiani. [57] Bibloteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==