I contributi per le piccole e medie industrie, pur non raggiungendo (e forse non a torto) l'entità prevista per la Sicilia da norme regionali in elaborazione, possono esplicare benefica influenza agli effetti della diffusione delle piccole ·e medie industrie ,anche nei centri minori del Mezzogiorno, con utilizzazione, pertanto, di qualsiasi situazione produttiva favorevole. Peraltro, l'art. 13 prevede e favorisce la costituzione di Consorzi quali enti di diritto pubblico, col compito di eseguire, sviluppare e g·estire le attrezzature di « zone industriali» e consente alla Cassa del Mezzogiorno di concedere ai Consorzi stessi contributi in misura non maggiore della metà della spesa necessaria per tali attrezzature, escluse le indennità di espro- , priazione degli immobili da cedere per gli stabilimenti. Alle imprese industriali operanti là dove esista o sorga una zona industriale, quel contributo fino al 20 ·%, che è previsto dall'art. 10, è concedibile, m.a solo relativamente alle opere murarie per la costruzione degli stabilimenti e delle loro pertinenze (art. 16, in relazione all'art. 11 lettera a del Disegno di legge). E' nota la discussione sulla importanza delle « zone » agli effetti della industrializzazione. V'è chi le ritiene indispensa·bili, v'è chi le avversa per varie ragioni, dalle considerazioni militari del tempo <<atomico>> che sconsiglierebbero la concentrazione top·ografica degli stabilimenti, a quelle economiche, una volta che la formidabile tec11icadell'umanità contemporanea consente gr,ande latitudine nei criteri per la scelta ubicazionale. Però non pare possa negarsi la importanza delle <<zone» al fine dell'industrializzazione del Mezzogiorno, specie ove quelle le si concepisca in termini più adeguati, cioè con l'ampiezza di veri e propri comprensori di industrializzazione, da istituire sullo sfondo di quei <<piani regionali>> che da persone agguerrite di tecnic.a avanzata e capaci di lungimiranti concezioni economico-sociali vanno messi a punto, p,iù che da burocrati o da dottrinari senza esperienza concreta. C'è quindi un problema di seria scelta degli uomini ai quali affidare responsabilità direttive per dette zone. In effetti non si tratt.a soltanto di fornire, mediante le zone, terreni a prezzi non esosi e attrezzature efficienti alle iniziative industriali che si intende promuovere, ma si tratta di assicurare ad esse un ambiente rispondente e, perchè no?, una guida consapevole, specie nella fase inizi.ale, che è la più ardua. Se, invero, si ricorda la storia del promovimento industriale del Nord [30] Bibloteca Gino Bianco
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