Istituti speci.alizzati più pronte istruttorie e più eque valutazioni delle garanzie reali riferentisi alle operazioni creditizie. Gli importi complessivi dei miglioramenti fondiari, raffrontati con quelli a carico della Cassa, dimostrano l'entità dell'apporto dei privati e valgono a dimostrare infondata la asserzione di taluno che nel Mezzogiorno i pubblici interventi non trovino rispondenza nello sforzo dei privati. Invece tale rispondenza esiste e se non risulta fortemente negli altri 95 comprensori che non sono di competenza Cassa (tra i 203 comprensori di bonifica in tutto esistenti nel Mezzogiorno), questo accade non già per minore impulso ad operare, bensì per le molto minori, o addirittur.a nulle, disponibilità del bilancio ordinario dell'Agricoltura. Dato il muoversi dell'iniziativa privata e l'importanza delle trasformazioni agrarie, sia per l'utilizzazione economica delle opere pubbliche, si.a per validi insediamenti umani, sia per stabili e crescenti possibiltà di occupazione, sarebbe stato grave errore trascurare gli incentivi per l'agricoltura. Fu anzi proposto, durante l'elaborazione del Disegno di legge di proroga, di estendere l'intervento della Cassa, quanto ai miglioramenti fondiari, .a tutto il Mezzogior110, senza scelta di comprensori, e con maggiori stanziamenti. Tale suggerimento non fu accolto, e ciò in ragione del criterio di concentrare gli sforzi, stante la non troppo vasta mole degli ulteriori stanziamenti attribuiti alla Cassa, e l'opportunità di non attenuare, in questo rilevantissimo settore, l'impegno del Ministero dell'Agricoltura nel Mezzogiorno, proprio quando dalla legge si vuole disposto il concordamento annuale dei programmi tra la spesa pubblica ordinaria e quella straordinaria, con l'accertamento conseguente di quanto effettivamente si fa e la determinazione del rapporto tra l'una e l'altra sfera del pubblico intervento. Tuttavia il disegno di legge ha provveduto in tre modi al promovimento dello sviluppo agricolo, anche sotto questo punto di vista. Anzitutto con la proroga stessa dell'attività della Cassa per tre anni, giacchè nella ripartizione, a farsi dal Comitato dei Ministri, di certo una parte cospicua <lei 590 miliardi di ulteriore stanziamento andrà ad integrare i fondi che già nel piano dodecennale sono fissati, e ripartiti regionalmente, per le opere di trasformazione agraria. In secondo luogo con le disposizioni degli art. 8 e 9 dello stesso Disegno [19] Bibloteca Gino Bianco
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