Nord e Sud - anno IV - n. 27 - febbraio 1957

di miglioramento fondiario approvati, e in gr~n parte collaudati, al 31-12-1955. A tale data erano stati approvati 48.175 progetti di miglioramento fondiario per un importo complessivo di 107.475 milioni di lire (al netto dei provvedimenti revocati), mentre ne risultavano collaudati 26.784 (pari al 55,6%) per un importo di 42.986 milioni di lire, pari al 40,0% dell'importo complessivo. La tabella che illustra per regioni le cifre riportate (vedi pag. 16), è tratta dalla Relazione della Cassa al Bilancio del sesto esercizio. Dall'analisi ricordata risulta che la privata iniziativa nelle trasformazioni fondiario-agrarie aumenta progressivamente. Ess.a risulta inoltre influenzata in modo nettissimo, nelle zone di intervento, dall'avanzamento delle opere pubbliche di bonifica finanziate dalla Cassa o dalla maggiore dotazione preesistente di opere pubbliche. Dall'analisi stessa risulta che l'importo complessivo dei progetti di miglioramento fondiario si ripartisce quasi uniformemente fra le quattro classi di .ampiezza della proprietà che sono state considerate, cioè <<piccolissima » fino a 6 ettari, <<piccola » da 6 a 20 ettari, <<media» da 20 a 100, <<grande» oltre i 100 ettari. Da regione a regione la p.artecipazione della proprietà <<piccola » e della <<media » al complesso dei miglioramenti non ha grandi variazioni; queste invece si rilevano sia per la «piccolissima», sia per la <<grande» proprietà: quest'ultima, ad esempio, nel quinquennio considerato, ha impegnato in Puglia oltre 7 miliardi di lire, p.ari al 41,4% dell'importo dei miglioramenti relativi all'intera regione. L'analisi citata inoltre consente di constatare, quanto alla influenza del 5istema di conduzione delle aziende, che la proprietà imprenditrice è quella che ha operato di più, mentre, eccetto che un poco in Campania e in Puglia, l'affitto ha risposto pochissimo. Conferma, questa, della necessità che quanto prima sia definita la legislazione sui patti agrari ponendo così termine a quella agricoltura di rapina, che è flagello ben noto in tante zone meridionali, con effetti negativi tanto sui proprietari quanto sui conduttori in ordine alla trasformazione agraria e al miglioramento dei terreni. Con riferimento all'indirizzo seguito dai privati nella scelta delle opere, l'analisi citata dimostra la prevalenza degli investimenti in fabbricati rurali (per il 63,7°/4del ricordato importo complessivo delle trasformazio11i fondiario-agrarie) e delle altre attrezzature fondi.arie (strade, acquedotti, [15] Bibloteca Gino Bianco I

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