... Si parlò ,allora di un intento di preindustrializzazione; poi, con la legge 25-7-1952n. 949, mentre furono ampliati i compiti e accresciuti la durata e i mezzi della Cassa, si accentuò l'intento di stimolare lo sviluppo industriale del Mezzogiorno. Tuttavia risultava impostato, ed è stato seriamente portato in~anzi nei sei anni ormai trascorsi, tutto un vasto programma di sviluppo dell'agricoltura meridionale, che impegna circa il 70% dei fondi del piano dodecennale e del quale non può negarsi la capitale importanza anche quando, come oggi accade, si pone l'accento sull'esigenza dell'industrializzazione. Gli incrementi del reddito prodotto e dei consumi nel Mezzogiorno, come si riferiscono, e per quantità non lieve, alla spesa pubblica in atto nelle regioni del Sud, così sono frutto altresì degli apporti dei privati e nel processo di industrializzazione, che è in svolgimento e nelle trasformazioni agrarie. Queste vanno progredendo in modo molto soddisfacente. Secondo le direttive generali di trasformazione, nei comprensori per i quali esse risultano definite e rese obbligatorie, e secondo l'impulso del privato interesse un p·o' dovunque, in forza della vecchia legge del 1933, come in forza di nuove norme (si ricordino la Legge per la Montagna e quella per la Calabria), nelle zone che diventano irrigue e in quelle di arida cultura, in funzione della riforma fondiaria come prescindendone, i miglioramenti fondiari, stanno sventando il timore che purtroppo dovesse per l'opera della Cassa ampliarsi, nelle campagne del Mezzogiorno, quello che fu definito e deprecato come il << cimitero delle opere pubbliche», cioè dei pubblici interventi bonificatori non vivificati dall'utilizzazione privata, non completati dall'apporto di capitale e di opere da parte degli agricoltori e dei contadini. A sostegno di quanto andiamo scrivendo, valgano i dati di un'interessante indagine sugli investimenti privati nei settori agricolo e industriale, curata dal Centro Studi della Cassa per ìl Mezzogiorno, egregiamente diretto dal Prof. Di Nardi. Per quanto concerne le tr,asformazioni fondiarioagrarie, detta analisi statistica si riferisce ai 108 comprensori di bonifica (interventi a norma dell'art. 43 del D. L. 13-2-1933 n. 215), ai 38 comprensori di bonifica mont.ana (interventi a norma della Legge 25-7-1952 n. 991), e ai 280 bacini montani e perimetri litoranei (interventi a norma del R. D. 30-12-1923n. 3267), di competenza della Cassa. Essa considera i progetti [14] Bibloteca Gino Bianco
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