Nord e Sud - anno IV - n. 27 - febbraio 1957

tardato, se non compromesso, ma nell'interesse generale del Paese, che deve sapere utilizzare razionalmente nello spazio e nel tempo tutte le proprie risorse, per vincere la grande battaglia contro la disoccupazione strutturale e la sottoccup,azione. Lo sviluppo del Mezzogiorno, invero, nell'ambito del Piano Vanoni è la concretizzazione del principio fondamentale del meridionalismo moderno, per il quale quello del Mezzogiorno è il problema che condiziona l'avvenire democratico dello Stato Italiano. Pertanto, come ci trov,a consenzienti l'impostazione espressa nel passo citato della Relazione al Disegno di legge, così consenziente ci trova l'emendamento formulato in Parlamento, per il quale il coordinamento dei programmi, previsto dall'art. 2, deve estendersi all'istituendo Ministero delle partecipazioni statali. Se questo comporterà l'inclusione del titolare dello stesso nel Comitato dei Ministri per il Mezzogiorno, si farà - riteniamo - cosa utile, come già utile fu l'inclusione in detto Comitato del Ministro dei Trasporti, in forza dell'art. 1 della legge 25-7-1952n. 949. S'intende che il coordinamento tra la programmazione ordinaria e la straordinaria, in sede di Comitato dei Ministri, non può avvenire che in funzione della politica generale del Paese e della fissazione di quella per il Mezzogiorno in seno al Governo. È quindi un problema, chi ben guardi, di chiarezza negli orientamenti e di forza politica. Va pure aggiunto che molto dipende dalla c,apacità lungimirante e dall'attaccamento alla causa del Mezzogiorno nei responsabili diretti della realizzazione degli orientamenti generali. Il nuovo strumento legislativo rafforzerà le possibilità di azione di chi già ha operato con risultati largamente positivi. Altro ~spetto di grande importanza del Disegno di legge di proroga è quello attinente la politica degli incentivi per favorire la formazione di nuove attività agricole. Merita di essere qui di sfuggita ricordato, tanto è noto questo ormai, che l'originario programma per il risollevamento del Mezzogiorno fu concepito come strutturazione delle regioni meridionali dal punto di vista dei servizi essenziali sopratutto acquedotti e strade, e come azione massiccia da ottenersi con mezzi notevoli e secondo criteri di concentrazione per modificare l'ambiente fisico e sviluppare l'agricoltura. [13] Bibloteca Gino Bianco

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