Nord e Sud - anno IV - n. 27 - febbraio 1957

giori figure politiche del suo tempo (nel 1926, egli aveva sposato Antoinette v. Papen). Pure è inutile attendersi da queste Memorie rivelazioni sensazionali perchè esse non sono neppure documento di un'attività politica particolarmente intensa del loro autore. Ed inoltre, la superficialità della narrazione, le frequenti imprecisioni, l'indugio su episodi non degni di rilievo, e, di contro, lo scarso impegno dell'indagine sugli eventi e sulle persone che furono al centro della scena politica tedesca, e che l' A. ebbe ~pesso occasione di avvicinare, si accompagnano a. dei limiti ben più essenziali e determinanti, che derivano, sia dalla appartenenza ad una burocrazia di cui son sentiti con particolare intensità i valori ' tradizionali ', sia da un ~tteggiamento nazionalistico, sufficientemente retorico, e che è responsabile delle valutazioni polemiche sul trattato di Versailles, sulla Francia e le sue posizioni, come sugli altri atti della politica alleata verso la Germania. E'rrata corrige : Rimane comunque un contributo alla storia interna dei diversi Gabinetti, - tanto più, in quanto, purtroppo, i documenti ufficiali sono ancora inaccessibili, mentre nessuno dei Cancellieri e ben pochi degli uomini politici del tempo ci hanno lasciato note in proposito -; ed inoltre la possibilità offerta di gettare uno sguardo, per la testimonianza di un modesto protagonista, attraverso la cronaca degli incontri e degli eventi, la notazione dei problemi parlamentari e di governo, sulla società e sugli ambienti politici re-- sponsabili della Repubblica di.Weimar. La narrazione ha termine con il tramonto dello Stato di Diritto in Germa- . nia, per gli eventi del giugno 1934; l'A. come tiene a far rilevare, fu esonerato dal servizio nel settembre dell'anno successi-- vo. Ma il suocero, Franz v. Papen, come altri illustri rappresentanti di quella ' so-- lida ' burocrazia tedesca, avrebbero continuato a servire il regime, ben più a lungo, e con ben altre responsabilità. R. G. * * Nell'articolo, di Nello Ajello, Decadenza del quotidiano, comparso nel numero scorso, si leggeva che « la grande selva della stampa provinciale » è « presente in circa 50 capolitoghi sui 96 di cui consta il Paese ». Questa cifra va riferita approssimativamente al numero d'i capoluoghi che siano prevalen.temente o quasi esclusivamente serviti da quotidiani di provincia) e non ai capolu.oghi in cui vengono stampati quotidiani. Nel complesso) i capoluoghi italiani in cui si pubblicano uno o più quotidiani sono 39. Qualche altra inesattezza di trascrizione, che il lettore più, attento avrà potuto correggere da sè) è sfuggita)' nel corrso dello stesso articolo, in una nota in cui ~i parla delle « agenzie officiose », e dei circoli politici che le ispirano. Dir. Reap.1 F. Compagna • Segr. Redu.1 N. Ajello • Stampai .Archetipogra&a di Mllano S. P• •• • Viale Umbria, 54 Speiislone in ahllonamento poatale, Gruppo DI • Pahblieuione aatorinata • Printed in ltaly • Tatti i diritti .. pnprletà letteraria H artiatiea riHn'ati • I manoacritti anche H non ,!, pubbUeati aoa ai read&aiNOao. Bibloteca Gino Bianco

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