Nord e Sud - anno IV - n. 27 - febbraio 1957

nicano al Comitato dei 11inistri i programmi delle opere previste in ogni esercizio finanziario per i territori di cui all'art. 3 (zone di competenza della Cassa). A sua volta la Cassiainvia al Comitato dei Ministri il programn1a annuale delle opere da eseguire. << Il Comitato dei Ministri - prosegue l'art. 2 - coordina i programmi ricevuti e comunica alla Cass,a le decisioni adottate in ordine ai programmi annuali delle opere che essa deve attuare. I programmi della Cassa sono !annualmente comunicati al Parlamento dal Comitato dei Ministri >>. Un aspetto rilevante dell'esperienza ormai sessennale della Cassa giustifica questa norma, che riflette un principio di tale logica da doversi ritenere implicito nell'impostazione stessa della Cassa, ab initio. Eppure la mancanza di coordinamento c'è stata, e con effetti tutt'altro che lievi, in questi anni. Dovuta all'egocentrismo, forse · inevitabile, ma dannoso, di ciascun Ministero; dovuta alla persistente legislazione (purtroppo non modificata in rapporto alla moderna politica di interventi programmati per il Mezzogiorno) e alla tradizionale mentalità burocratica; dovuta al premere di interessi particolaristici, regionali e sezionali; frutto di queste e 9i altre cause, quella mancanza di coordit\a1nento ha ridotto l'efficacia pratica ed economica degli interventi e ha jmpedito di controllare adeguatamente che, per le zone di competenza della Cassa, non venisse ridotta l'incidenza della spesa pubblica ordinaria e non si diminuisse, per conseguenza, il carattere di aggiuntività e di straordinarietà, dalla legge voluto, per la spesa pubblica affida~a alla Cass.a. In << Mondo Economico» (n. 43, del 27-10-1956), Guido Macera rileva che le opere pubbliche nel Mezzogiorno, la mass.a degli investimenti pubblici fu, nel 1950, di circa 100 miliardi di lire e ascese nel 1955 a circa 217 miliardi di lire, con un aumento del 117%; nel Nord tale volume di investimenti in opere pubbliche era di 135 miliardi nel 1950 e nel 1955 ascendeva a 223 miliardi, con un accrescimento del 73%. « Ma - osserva poi lo stesso Macera - mentre nel Nord questo incremento si verificava attraverso l'espansione normale della spesa pub·blica, viceversa nel Sud l'incremento è stato dovuto per. grandissima parte alla spesa della Cassa.. Ad esempio, se per il 1955 facciamo conto che la spesa della Cassa è risultata di ben 146 miliardi, si vede chiar1 amente come tutte le altre Amministrazioni messe insieme abbiano investito solo 71 miliardi, con un calo quindi del 30% circa sul volume di spesa del 1950. In altri termini, la (10] Bibloteca Gino Bianco

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