cipali. Si producono traversine ferroviarie ·e doghe per botti; prima della ultima guerra 20.000 quintali di legnarne lavorato rappresentavano il bilancio di questa industria. Piccole fa1 bbriche di laterizi sorgono ,ad Agropoli e a Casalvelino; ad Agropoli la prima fu impiantata nel 1870 in correlazione all'inizio dei la- , vori per la costruzio~e della ferrovia Napoli-Battipaglia-Reggio. Le argille di cui son ricche le terre cilentane favoriscono la produzione di. mattoni, tegole, p•iastrelle. Complessiv~mente ne sono sfornate più di 5.000 al giorno e i due terzi vengono adoperati localmente. Questa industria vanta tradizioni antichissime. L'archeologo Maiuri che nel 1927 eseguì una prima esplorazione del terreno nei pressi di Velia, la greca Elea, ritrovò una fornace che risale al primo secolo a. C., e Pbbastanza ben conservata. ·Costruzioni con resti di mattoni «velini» s'incontrano lungo la costa cilentana. Gli antichi, oltre a servirsene localmente, li -esportavano. Insistente è la presenza dei frantoi nelle località di produzione. Accanto a quelli azionati dall'uomo o da un animale sono intervenuti, in questi anni, tra l'Alento ·e il Calore, un centinaio di frantoi ad energia elettrica o a motore, che lavorano fino a 100 quintali di olive in dieci ore. Presso lo scalo ferroviario di Vallo della Lucania v'è una f,ab·brica per l'estrazione degli olii vegetali dalla sansa, la IEOV, unica in tutto il Cilento, con un volume di 20.000 quintali di sansa lavorata nella ·buon.aannata. Se vi si dedicasse maggior cura, l'olio cilentano, che è profumato, e gradevole, potrebbe riuscire meno rozzo, più raffinato; dipende dai sistemi di lavorazione. I vini hanno peggior sorte: non esiste in tutto il Cilento una sola cantina sociale e i vini non vengono selezionati, né tipicizzati. Il progetto per la creazione d'una cantina sociale a Rutino, dopo alcuni anni, non è stato • ancora portato a compimento. Le carni insaccate sono manipolate in famiglia e non hanno dato origine ad alcuna industria su larga scala; ma sono ben fatturate e vantano un sapore particolare. I salami cilentani sono richiesti. I suini, le pecore, le capre e i bovini sono base. di commercio per le carni ~limentari e per la casalinga industria dei formaggi e delle ricotte paesane. Solo nella piana di Paestum i latticini hanno dato origine a una vera industria modernamente attrezzata. Le mozzarelle di bufala sono un prodotto pregiato. Su basi artigiane sono organizzate anche dt1e attività caratteristiche: la fabbricazione delle anfore a Camerota e i ciocchi per le pipe a Marina [108] Bibloteca Gino Bianco
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