una perifrasi letteraria, si vuole indicare innanzitutto uno stato di fatto. Non meraviglia che, in queste condizioni, il commercio non possa svilupparsi agevolmente e gli scambi sian ridotti al minimo. Se una certa specie di commercio al minuto ancora vi pros1 pera, il merito va alla contadina col suo paniere d'uova, o al contadino con i mazzetti di verdure da poco colte, che, priffi' ancora dell'alba, si mettono in cammino, a piedi, verso i centri. Un esempio è il mercatino domenicale di V,allo della ~ucania, o le varie fiere paesane dove affluiscono, dalle zone immediatamente finitime, tutti coloro che han :bisogno di fornirsi di un po' di moneta in cambio dei prodotti della terra. In qualche paese (fatta eccezione per Agropoli, Vallo della Lucania, Sapri, che possono stimarsi vere e proprie cittadine) vi è anche, oltre alla salumeria immanca1 bile, il negozio del commerciante di stoffe; piatti e bicchieri, stoviglie in genere, e altri generi di domestica utilità si comprano alle fiere; o dai rivenditori di passaggio. · Se sfogliate il bollettino dei protesti cambiari, pubblicato periodicamente dalla Camera di Commercio di Salerno, difficilmente vi capiterà di leggere il nome di qualche commerciante o di qualche abitante dei comuni cilentani. Questo fatto, che dovrebbe avere un valore positivo, finisce col fornire un'indicazione negativa e vi consente di scorgere la temper,atura della vita paesana, così grigia e smorta, che gli abitanti non si azzardano neppure all'alea di un debito. Non diversi elementi offre la lettura del bilancio delle entrate e delle spese per i singoli comuni. Da una lettura, sia pure sommaria, risulta, incredibile a dirsi!, che alcuni comuni del Cilento h.anno un bilancio in pareggio, o leggermente deficitario, o, altre volte, in supero 'per qualche centinaio di migliaia di lire sulle spese. Ma, scorrendo le cifre delle spese, non troverete che rarissimamente somme investite in costruzioni di nuovi edifici, o di strade comunali, o per l'edilizia . scolastica, o per altri edifici di .pubblica utilità dei quali ci sarebbe grandissimo bisogno; e si ritorce negativamente anche la prima impressione positiva che avevate provato, in qt1anto quella politica della lesina viene prati- ' cata in comuni che mancano di troppe cose perché gli amministratori possano mostrarsi saggi e previdenti. La saggezza e la previdenza si presentano, qui, come le doti dei poveri che 110nhanno un 1 briciolo di audacia o di lungimiranza amministrativa, non si sentono sostenuti, si vedono negati i mutui, quelle volte che li richiedono, son soccorsi solo da qualche sporadico cantiere di lavoro e si limitano all'applicazione del focatico, che è l'impresa [99] Bib1oteca Gino Bianco
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