Ma il Racioppi aveva già fatto giustizia di un insistente luogo comune quando aveva scritto, delle << terre celentane >>, che esse sono << aspre e povere terre» abitate da << aspre e tenaci generazioni di uomini » ( 4 ). È una prima indicazione che val la pena di seguire come un filo co11duttore perché è probabile che solo conoscendo che cosa è il Cilento, possa chiarirsi anche perché gli uomini che l'abitano hanno meritato d'esser definiti << tristi », sia pure da una fonte poco attendibile, e se non vi sono, oggi, ostacoli tali sulla via del progresso che, ove non fossero rimossi, costringerebbero ancora gli a1 bitanti a figurare involontariamente da • • << tr1st1». S'è detto all'inizio che i comuni del Cilento sono 59 con una superficie di 164.936 ha e 168.386 ,abitanti. Agropoli (3260 ha, 7774 ab.), Vallo della Lucania (2509 ha, 6654 ab.) Ascea (3248 ha, 4267 a1 b.), Centola (4754 ha, 4162 ab.), Camerota (7018 ha, 5720 ab.), Sapri (1399 ha, 5825 ab.) sono tra i maggiori comuni, con una densità di po,polazione cl1e oscilla da un minimo di 88 ab. per kmq (Ascea) a un massimo di 416 ab. per kmq (Sapri). Di contro vi son comuni piccoli come Alfano (461 ha, 1080 a1 b.), Ispani (830 ha, 1150 ab.), Serramezzana (720 ha, 672 ab.). Tra queste due medie si stabiliscono in generale i comuni del Cilento. Pur essendo serviti da u1:1arete ferroviaria (Agropoli, Vallo della Lucania, Sapri) che i lavori per la costruzione del doppio binario hanno migliorata (Agropoli - Vallo della Lucania) e che incide di 5,2 km per 100 kn1q, i comuni del Cilento non sempre possono giovarsi effic.acemente di questo moderno, economico mezzo di comunicazione; perché i centri abitati sono spesso situati a molti chilometri dagli scali ferroviari. Vallo della Lucania dista 13 km dal suo scalo; Ogliastro, 10 km; Castellabate e Stella Cilento, 15 km. L',arteria stradale di maggior traffico è costituita dalla Tirrenia Inf eri ore (Battip.aglia, Vallo della Lucania, Sapri) che attraversa il Cilento per 141,5 km. Una fitta rete di strade provinciali e comunali confluisce sulla nazionale: ma il fondo di queste strade non è qu,asi mai asfaltato; polvere, d'estate, e pietre, pozze d'acqua e fango, d'inverno, ne diminuiscono perciò di molto la praticabilità. Quando si accenna all'isolamento del Cilento non si ricorre solo a ( 4 ) G. Racioppi, << Storia dei moti di Basilicata e delle provincje contermini>, Bari 1909, pag. 189. [98] Bibloteca Gino Bianco
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