Emigrazione Caratteristiche differenàali dell'emigrazione dal Sud e dal Nord, m « Informazioni Svimez n, N. 38, 19 Settembre 1956. Nel periodo attuale la corrente emigratoria italiana verso l'estero si è ridotta a proporzioni relativamente modeste, sopratutto rispetto a quella del periodo precedente la prima guerra mondiale. Mentre nel 19II-13 gli emigrati ammontavano a 706 mila unità annue, nel triennio 1952-1954 essi sono scesi ad una media annua di 251.000 unità (espatri per motivi di lavoro o per atto di chiamata). Tenendo conto dell'incremento della popolazione del Paese, nel periodo considerato, la frequenza per 1000 abitanti è diminuita in proporzioni molto maggiori (da 20,2 a 5,3, cioè di quasi 3/4). Ma, se si confronta l'intensità delle correnti emigratorie nel periodo attuale con quella negli ultimi anni precedenti il secondo conflitto mondiale (1937-38 media di 80 mila unità annue), essa risulta circa triplicata. Dai dati concernenti il quoziente di eipigratorietà, la composizione della corrente emigratoria per sesso e la distribuzione degli emigrati per gruppi professionali - riferiti per esattezza di calcolo al biennio 1951-1952 (dato che al centro di tale biennio cade l'ultimo censiment~ demogi:afico) - risulta che l'emigrazione del Sud rispetto a quella del Nord è contrassegnata dalle seguenti caratteristiche: 1) Superiore quoziente di emigratorietà e prevalente orientamento dell'emigrazione verso i Paesi transoceanici. Nel biennio 1951-52 circa la metà dei 214.000 emigrati complessivi (media annua) è stata fornita dal Sud, la cui popolazione rappresenta il 37,3 % della popolazione totale; conseguentemente, il quoziente di emigratorietà del Sud (6 per mille) supera di circa il 70 % quello del Nord (3,6 per mille). Dei 214.000 emigrati nel biennio suddetto, 98.000 erano diretti ai Paesi europei e del bacino mediterraneo e ll6.000 ai Paesi transoceanici, dei quali ultimi il 68 % è stato fornito dal Sud. L'emigrazione del Sud è formata prevalentemente da emigranti transoceanici (74,5 %), mentre l'emigrazione del Nord è formata prevalentemente da emigranti continentali. 2)Minore eccedenza dei maschi sulle femmine. Nel biennio 1951-52 i maschi formano i 7/ 1O nella emigrazione complessiva, il 77 % in quella diretta ai Paesi continentali ed il 64 % in quella diretta ai Paesi transoceanici. II Sud si distingue dal Nord per una minore eccedenza dei maschi sulle femmine: infatti nella-corrente emigratoria complessiva dal Sud i maschi formano il 68 %, in quella dal Nord il 72 %- Nella corrente emigratoria diretta ai Paesi continentali l'eccedenza dei maschi sulle femmine è maggiore che in quella diretta ai Paesi transoceanici, tanto nel Sud (rispettivamente 79,2 % e 63,9 %) quanto nel Nord (rispettivamente 76,3% e 63,5 %)· 3) Minore partecipazione di « attivi n nell'emigrazione dal Sud e pre- [77] BibliotecaGino Bianco
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