politica reazionaria e bellicistica; e si abituino a parlare un po' di meno di l\!IacCarthy e dei linciaggi (che sono aspetti secondari della società americana, o superati o in via di - sia pur faticoso - superamento), e studiare con ·maggiore attenzione il sistema economico e sociale della Repubblica stellata. Il pericolo, che l'Europa corre - lo andiamo dicendo fin dai tempi in cui il Patto Atlantico fu firmato - non è che gli Stati Uniti intervengano troppo nelle cose europee, ma che finiscano con il disinteressarsene e riprende:re politiche sostanzialmente isolazionistiche, anche se travestite da forme nuove, quali il piano Radford o l'accordo diretto con Mosca. La crisi di Suez ha dimostrato con sufficiente chiarezza il pericolo che corriamo. L'allontanamento, sia pur momentaneo, degli Stati Uniti dalle cose europee, non vede nel nostro Paese la prevalenza di illuminati· ambienti progressisti ed europeisti, ma lo scatenar~i di forze più o meno nazionalistiche, clericali e non, la cui preoccupazione fondamentale è la anglofobia, il risentimento contro l'Occidente, la meschina pretesa che l'Italia salvaguardi -il proprio prestigio, inalberando la bandiera del cc sacro egoismo ». La politica atlantica doveva e deve avere la funzione· di salvare il nostro Paese dal pericolo di scivolare ~erso forme di provincialismo politico, e deve immetterlo nel circolo vivo della vita occidentale, dove si sono compiute e si vanno compiendo esperienze pol1tiche, economiche, culturali, che sono assenti dal nostro passato e che noi dobbiamo_ auspicarè che possano un giorno formare il nostro avvenire. Questa ci sembra la lezione da trarre in sede politica dalla lettura di un libro di Max Salvadori con la prefazione di Ernesto Rossi: due nomi che, per aver fatto parlare veramente di sè le cronache dell'antifascismo e della Resistenza italiana, rendono la lezione stessa ben autorevole proprio nei confronti. di quei settori più o meno cc tremolanti» del centro-sinistra italiano ed europeo cui si voleva rivolgere questa nota. RENATO GIORDANO [74] BibliotecaGino Bianco
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