Nord e Sud - anno III - n. 25 - dicembre 1956

potessero emergere dal Convegno di Sorrento, nonchè dalla pervicacia con cui ancora si sostengono tesi astratte ed anacronistiche - la decisa posizione assunta dall'organo romano della D.C. in proposito; e, sopratutto, auspicando che essa non sia stata determinata dalla esigenza di difendere le opere del regime, ma da un formale ed altrettanto deciso impegno ad adoperarsi ·per una politica economica conseguenziale, per la quale non sono certo strum<.>ntiadeguati, i provvedimenti del cosiddetto « rilancio della Cassa». Questa politica economica dovrebbe infatti ispirarsi ai criteri delineati su queste pagine, nel numero di novembre, dal nostro Vincenzo Apicella, criteri cui non sembrano per ora attenersi nè il Governo nè il partito di cui Il Popolo è organo ufficiale. Ma sentiamo anche la necessità di esprimere alcune preoccupazioni sul futuro atteggiamento del mondo industriale settentrionale nei confronti del l\iiezzogiorno e dell'attuazione del << Piano Vanoni »; preoccupazioni che ci sembrano sufficientemente giustificate, sia da alcune indicazioni emerse dagli interventi occorsi durante il Convegno di Sorrento, sia - e più ancora - dal fatto che certe tesi sono state « ufficialmente » ribadite da un quotidianoch' è ritenuto portavoce di larghe e autorevoli categorie imprenditoriali del Nord. In effetti temiamo fortemente che l'opinione espressa dal secondo articolo del Popolo - r< ... può sorgere legittimo il dubbio che le adesioni ripetutamente manifestate dagli ambienti industriali che ispirano 24 Ore allo Schema di svituppo Vanoni siano state determinate o da una completa incomprensione della sua effettiva natura e portata, oppure dal tentativo di snaturarlo, sotto la spinta di interessi, questa volta sì, settoriali » - possa rispondere alla realtà, fors'anche ad una realtà più ampia di quella implicitamente considerata dal quotidiano democristiano. Ciò significherebbe che si sarebbe verificata una notevole involuzione psicologica, nel mondo imprenditoriale del Nord, rispetto ai tempi pur relativamente recenti del Convegno CEPES di Palermo: rispetto ai tempi, per intendersi, in cui lo stesso Presidente della Confindustria asseriva, a nome dell'organizzazione, di intendere r< il problema del Mezzogiorno come problema essenziale per l'economia italiana »; ed in cui, per di più, si esprimeva su questa rivista il timore che l'interesse degli industriali settentrionali per il problema del Mezzogiorno si fosse spinto tanto oltre da considerarlo soltanto in vista delle esigenze dell'economia settentrionale. E qui sia consentito osservare per· inciso come quegli stessi giornali « meridionali » che sbandieravano il cr meridionalismo» del Convegno di_Palermo si siano ben guardati dal rilevare l'antimeridionalismo che ha aleggiato sul Convegno di Sorrento e che ha poi ispirato i commenti di 24 Ore, ben più insidiosi delle grossolane prese di posizione al Consiglio Comunale di Torino da parte del modesto e poco autorevole onorevole Alpino, [56] · BibliotecaGino.Bianco

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