di riportare tutto a uno sprezzante modulo originario di saggezza antica, gli impedisce di maturare le esperienze che afliiorano più profonde da un intelletto inquieto. Se nei suoi ricordi d'Africa egli era apparso uno scrittore vitalmente sarcastico, nelle Libere donne di Magliano la possibilità di rivelare ,alla luce di una sensibilità nuova una esperienza particolare come è quella della strana domesticità assunta da un manicomio femminile agli occhi del suo medico, era apparsa sacrificata al gusto di una trovata letteraria brillante quanto dubbia: mentre in Due italiani a Parigi alcune pagine veramente belle di psicologia femminile erano sprecate in un contesto di presuntuoso e gretto turismo nazionalistico. La Brace dei Biassoli è forse il libro di Tobino che promette e delude di più. Il respiro dell'apertura è ,ampio e musicale come quello del paesaggio: Si arriva alla parte opposta della casa, quella che guarda il luccicante snodarsi della wlagra; aprivo la finestra, a~coltavo più che vedevo il brulichio di luci, lucciole delle campagna, il viola della sera. Un'ombra più densa, la pallida cera di una casa, la cupezza di un bosco, mi raffigurava tutto il paesaggio. Se graziosa la luna alta splendeva, la collina era indorata, la Magra un'anguilla d'argento. La preziosità dei toni non toglie a queste note di paesaggio .la loro risonanza profonda; sono le sensazioni eccitanti e malinconiche di tutti i << ritorni » nella provincia italiana, dove il paesaggio, benchè escluso dalla « s,assosa piazza strettamente contornata da muri», è così dominante e presente nell'aria. Lo stesso per gli interni, e per i personaggi rurali e borghesi che vi si muovono. E quasi un simbolo delle provincie it~liane è la famiglia dej Biassoli, che si estingue nella casa di Vezzano, dove anche l'ultima, la madre dello scrittore, torn,a a morire, concludendo il cerchio: « Viareggio, il marito, i figli, erano stati una grande pausa, laboriosa e va.v1ss1ma, divenuta un sogno... ». Quel giorno di nozze che fratturò la sua vita, che come da crisalide in farfalla volò via da Vezzano lasciando tutte le solitarie lacrime a versarsi, tutte le pure nefandezze, fuggendo dalla morte, fu l'episodio che lacera fl cuore ... Trovatasi all'improvviso, lei fanciulla, tenuta nei ceppi, e, ancor più, dimentichi con finzione della sua presenza spirituale (perchè tutto doveva andare al maschio, ad Alfeo, a un Biassoli, ultimo ered.e trasmettitore del [41] BibliotecaGino Bianco
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