striali, e tecnici, dal Nord al Sud. I quali non solo coprono i vuoti che i meridionali non sono in grado di colmare, rn,a schiudono, con la loro presenza e attività, ai 1neridionali stessi quelle. vie che sono rimaste chiuse o ignorate nel Mezzogiorno. L'innesto di quadri medi industriali e tecnici di origine settentrionale sul ·tronco della classe dirigente meridionale è stato , già portatore di risul4ati positivi e potrebbe produrne di più fecondi se, nell'ambito della politica di industrializzazione delle regioni meridionali, esso potesse essere praticato più diffusamente e continuativamente; potesse dar luogo, cioè, a una vera e propria corrente migratoria, tale da compensare il depauperamento cui si accennava di elementi dirigenti che il Sud fornisce al Centro e al Nord in altri settori. C'è una meridionalizzazione in atto, dunque, e c'è anche una settentrionalizzazione potenziale, i cui aspetti sono suggeriti da una ancora tenue tendenza di essa che si è profilata negli ultirni ·decenni. Non vale polemizzare contro l'una (alla maniera dei vari MARP) o contro l'altra (alla maniera dei calabresi intorno all'Opera Sila). Il nostro Paese attr,aversa una fase grave di problemi dal punto di vista della redistribuzione: 1) degli insediamenti umani; 2) della forza di lavoro; 3) delle classi dirigenti. Mentre spesso si parla e si studia intorno ai problemi posti dall' esigenz,a della redistribuzione degli insediamenti umani (si vedano le polemiche urbanistiche) e delle forze di lavoro (si vedano le polemiche sull'emigrazione), assai minore attenzione si è p~estata ai problemi posti dalla redistribuzione delle classi dirigenti. Non sarà certo possibile una soluzione « pianificata» in questo can1po. Ma, a studiare gli aspetti qualitativi e quantitativi dei fenomeni, delle tendenze, delle correnti che sono all'origine dei detti problemi di redistribuzione della classe dirigente italiana, c'è tutto da guadagnare. E importanti conclusioni se ne potrebbero trarre, forse,·per quanto riguarda, per esempio, le Università e le loro funzioni nei confronti delle rispettive aree di servizio; oppure per quanto riguarda le amministrazioni locali .o i partiti, e perfino i giornali. E comunque si potrebbe sgombrare il campo da certe polemiche che vengono qua e 1~ .affiorando, sulla meridionalizzazione della burocrazia e sulla settentrionalizzazione dell'economia; polemiche fondate su pregiudizi, dati falsi, luoghi comuni, ignoranza; che non promettono nulla di buono e potrebbero anche intorbidire oltre ogni ragionevole_limite la nostra vita pubblica nelle sue molteplici, crescenti relazioni interregion~li. [38] BibliotecaGino Bianco
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