Nord e Sud - anno III - n. 25 - dicembre 1956

di tale indagine, Franco Mariani, si è basato su due dizionari biografici: « L'Italia e gli italiani di oggi» a cura di A. Codignola (Genova, 1947) e il « Chi è» del 1948. Eliminati i e.asi incerti per la nascita o la residenza, eliminate anche le categorie che «non si è ritenuto opportuno considerare ai fini dell'indagine» (sindaci e decorati al V. M.), sono rimaste 7.680 persone da classificare in base alle regioni di nascita e di residenza: un campione la cui rappresentatività vogliamo qui considerare relativamente soddisfacente «per la classe dirigente nel suo complesso»; pur essendo consapevoli che il metodo seguito taglia la piramide sociale in un punto molto vicino al vertice; e pur dovendo auspicare che rindagine del Mariani possa essere estesa, prendendo in considerazione altri dizionari biografi.ci, altri elenchi, magari di categorie definite, per poterci dare anche, mediante opportuni confronti nel tempo, la misura del ritmo che questi movimenti migratori di elementi qualificati della classe dirigente sono venuti assumendo. Intanto, dalla classificazione delle 7.680 persone che costituiscono il campione della citata indagine, risulta che « per ciascuna delle circoscrizioni considerate il gruppo più numeroso di residenti è costituito dai nati nella circoscrizione stessa; ovvero che la pa,rte relativamente maggiore dei nati in ciascuna regione continua a risiedere nella regione di nascita». Questa risultanza sembra testimoniare a favore di una relativa vitalità di gran parte delle città italiane, le quali, malgrado la forte centralizzazione della vita pubblica e concentrazione economica, più che in altri gaesi (Francia per es.) utilizzano e non .espellono i <<migliori ». Vi so:110però. tre eccezioni, naturalmente meridionali, di regioni che trasferiscono nella capitale maggiore (Roma) e magari in quella minore (Napoli) _buona parte dei loro nati «illustri». Non a c,aso ci sembra che si tratti delle regioni che presentano al tempo stesso gli indici più bassi di vita urbana: Abruzzi e Molise, Basilicata, Calabria. Rispettivamente, 11, 39, 115 nati «illustri» di queste regioni risiedono infatti nel '.Lazio, mentre solo 35, 13, 60, sono « rimasti ». Dagli indici del movimento migratorio (rapporto percentuale fra numero totale dei residenti in ciascun.a regione ·e numero totale dei nati nella stessa, sempre in riferimento ai 7.680 <<illustri») risulta p.oi che soltanto· il Lazio, la Lombardia e la Liguria sono caratterizzate da immigraz10ne netta di elementi della classe dìrigente; ed è il L,azio che presenta (32] · Biblioteca Gino Bianco

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