Nord e Sud - anno III - n. 25 - dicembre 1956

il vecchio proverbio che i panni sporchi si lavano in famiglia. E cos.i avvenne. Per non attirarmi addosso la taccia di traditore e per non assumermi una responsabilità di cui non mi sentivo capace, scrissi un paio di articoli per il Paese-Sera la cui direzione, pur essendo all'oscuro di tutta la mia intima storia, pubblicò, sua sponte, con questo titolo: « Viaggio di uno scettico a Praga ». Gli articoli non piacquero ai lettori. Essi volevano l'approvazione incòndizionata del comunismo di Praga. Io mi sottrassi alla verità, puntando sul colore. E questa limitazione o fuga non mi fu mai perdonata. A chi mi criticava io consigliavo di andare a Praga, di vedere e toccare. Non avevo risposta. Preferivano negare a priori. La loro fede, come tutte le fedi che ricevono il verbo dall'alto, e come tutti i credenti che temono le prove al pari del diavolo, non aveva bisogno di prove. Ma la fede, che può giovare a una religione che prescinde dal temporale, a lungo andare decreta la fine di una teoria politica, che va osservata ed esaminata soltanto nella sua prassi quotidiana. Ma chi persuaderà mai un comunista su questo punto? Essi chiedono anni e anni di attesa, di prove, di terribili errori. Più si portano prove ed esempi, vieppiù egli dubita della qualità di essi e di te che gli parli; tu ragioni, ed egli farnetica; tu ti riduci, impaurito dal peccato di tradimento, . a sentirti un verme, ed egli si trasforma in un fiammeggiante arcangelo Raffaello. Egli effettivamente ha un'arma formidabile nelle mani: la voce degli umili, degli offesi, dei vinti. I comunisti hanno monopolizzato questo enorme tesoro e finché ne saranno i padroni la ragione al confronto vi farà la figura di un pesce nel mare. Dopo due anni si sono verific,ati i fatti ungheresi. Il problenu delle calzette, si vede, non era stato ancora risolto. Ancora una volta il comu.'.. nismo rivelava il suo carattere tirannico e commetteva errori gravi persino per un governo ultrareazionario. Si raggiungeva l'assurdo che, dopo dieci anni d'incontrastato dominio della cosa pubblica, un periodo enorme per realizzazioni grandiose e definitive in tempi moderni, gli operai erano costretti a pagare col sangue e a dich~arare sciopero per ottenere beni di consumo. di prima necessità e la comn11ss10neinterna! E infatti perché [28] BibliotecaGino Bianco

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