quella della borghesia spregiudicata, capace di vedere i fatti d'Italia anche dal punto di vista comunist.a. Il Paese-Sera godeva inoltre di una discreta indipendenza, la stessa di cui io usufruivo nei confronti di un iscritto; a cominciare dal compenso, fino alla possibilità di poter affermare un mio personale pensiero. Per questo brivido di indipendenza non mi ero iscritto al P.C.I.; o, per maggiore chiarezza, in nome di esso, nel 1945, epoca d'oro del comunismo itahano, riconsegnai la tessera. Fino al '45 ero stato segretario della grossa sezione di Nocera Inferiore, e penso che feci bene il mio dovere. Si trattava di un comunismo giovanile, avventuroso, _percorsoda vampate rivoluzionarie e, sorretti da esso, io e i miei compagni portammo a termine molte battaglie felicemente. Quando però entrai in r,apporto coi veri comunisti, i teorici, gli scientifici, in tuttodunpezzo, combattuto dalla violenza della mia vocazione letteraria e dai miei doveri di comunista che prendevano tutto il mio tempo, optai per la prima; e l'anno seguente, per tr,ascuratezza e perché ero andato a Milano a fare il bohémien, non rinnovai la tessera. Se oggi, dopo undici anni, volessi sceverare nel fondo ciò che ho . chiamato sbrigativamente trascuratezza, verrei a capo di ben altri particolari. Gli « scientifici» erano stati per me una doccia fredda. Mi apparvero subito come uomini risoluti, ma scialbi di cuore; tenaci, ma monotoni; scrupolosi come funzionari; come giovani silenti magistrati che si avviano a una carriera sicura; ·e tanto diversi, per abitudini, virtù e vizi, passioni e difetti, dal materiale - gli operai - che dovevano trattare. Anche essi, in ultima analisi, rispetto ai comunisti semplici, stavano nel limbo in cui si trova il laureato nell'Italia del Sud. Ma il loro più grave difetto consistev,anella pessima considerazione in cui avevano gli altri uomini. Eran tutte persone sospette, le altre! Da questo iniziale sospetto due o tre anni dopo gli altri comincia.rono ad essere sterilizzati col termine di « fascisti ». E il Partito si eresse contro di loro col suo spietato moralismo, in netto contrasto col fondo spregiudicato deUa natura italiana, come un gigantesco iceberg. Io avevo invece sempre distinto uomo da uomo; e non sono stato ancora capace di trovare un uomo tutto buono o tutto cattivo. Persino l'odiato Hitler amava i ca-m, eccellente sentimento. A me piaceva l'atto [13] -BibliotecaGino Bianco
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