Nord e Sud - anno III - n. 25 - dicembre 1956

del P.C.I.J la crisi di queslultimo possa risolversi· ad esclusivo beneficio della D.C.J possa dar luogo ad un nuovo diciotto aprile. Questo rischio esiste e non va sottovalutato. Ma v}è un altro risclu·o}altrettanto grave} che gli stessi socialdemocratici e i socialisti del P.S.I. non devono dimenti'care neppure un momento: essi}cioè} hanno schiuso non solo nella classe operai·a italiana ma nell'i'ntero Paese la vi·aad una nuova prospettiva: grandi' trepidazioni hanno agitato e agitano gli anz'mi, grandi speranze si sono formate. Se tutto ciò dovesse essere frustrato} se tutto dovesse mostrarsi frutto di· un}effi- · mera illusi'one}se tz'ntera classe dirigente socialista italiana dovesse mostrarsi incapace di assumere le responsabilità che il periodo politz'co le impone} allora z'l risultato finale non sarebbe molto diverso da quello cui si è appena accennato. Perchè gli elettori} delusi e scontenti} rifiuterebbero ai socialisti} a tutti i socialisti} quel premio che ancora oggi sembrano promettere e si rivolgerebbero ad altre forze politiche, e forse finirebbero} amareggi'ati ed incerti} col dare proprio alla D.C. quella maggioranza assoluta che tanto giustamente si paventa. , . [11] BibliotecaGino Bianco

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