Nord e Sud - anno III - n. 25 - dicembre 1956

mo politico favorevole all'alleanza ·occidentale, paragonò Lenin, naturalmente a torto, agli slavofili di 70 anni prima. Il Riasanovsky, studioso russo-americaFRrEDRICH ENGELs' Briefwechsel mit KARL KAuTSKY. A cura di Benedikt Kautsky. Danubia Verlag, Universitatsbuchhandlung Wilhelm Braumi.iller, Vienna 1955. L'Istituto Internazionale di Storia Sociale di Amsterdam, erede dell'Archivio della socialdemocrazia tedesca, fondato tre quarti di secolo or sono da Bebel e da Schli.iter, non poteva inaugurare meglio la sua nuova collana di pubblicazioni sulle fonti documentarie del movimento operaio tedesco e austriaco, diretta dal prof. A. J. C. Ri.iter, che presiede all'Istituto medesimo, altro che con questo carteggio. Già in esilio, dopo il crollo del movimento di cui era stato per tanti decenni il maggior teorico, Karl Kautsky pubblicò le molte lettere, piene d'interesse politico e scientifico, che Federico Engels, di cui guadagnò l'amicizia nel 1881, gli aveva diretto. In quel momento il Kautsky non riusciva a rintracciare le proprie lettere a Engels. Esse sono state ritrovate, ad Amster- 'dam, dopo questa guerra, e vengono qui per la prima volta pubblicate, insieme con l'opportuna ristampa delle rispettive lettere dell'Engels, grazie alla scrupolosa e intelligente cura del figlio maggiore del Kautsky, Benedikt, noto anch'esso come studioso del socialismo. Anche i commenti di Karl Kautsky, che illustrano le sue relazioni con Engels e con gli altri• no, ci ha dato in questo conciso lavoro una buona guida per la conoscenza degli Aksakov, Kire.evskjj, Chomjakov, e della slavofilia in generale. discepoli diretti di costui, sono stati conservati nella presente edizione, cosa tanto più utile in quanto che la precedente, stampata in condizioni di precarietà (si era alla vigilia delle invasioni hitleriane), è ormai una rarità bibliografica. Alcune altre lettere di Engels, scoperte solo recentemente, e le utili note di Benedikt Kautsky, completano il volume. Sull'importanza della pubblicazione anche .per gli studiosi del movimento socialista in Italia, la cui schiera si è tanto validamente accresciuta in quest'ultimo decennio, non c'è bisogno di spendere molte parole. A cominciare dalla riesumatiione, a cura di Gianni Bosio, in Quarto Stato, Movimento operaio e infine nel suo noto bel volume di Scritti Italiani di Marx e Engels (ed. A vanti!), di larghe parti del carteggio di Engels con gli internazionalisti italiani, tutti i ricercatori si sono mossi su questa via, che il Romano aveva segnalato già in precedenza e che egli stesso ha completato con i primi tre volumi della sua opera. C'è da augurarsi soltanto che pure il rimanente carteggio di Engels con i primi socialisti italiani, che conosciamo finora soltanto dall'edizione russa dell'Epistolario nelle Opere Complete, veda la luce nel testo originale o in traduzione italiana. Ma non si capirebbe la influenza reale. esercitata da Engels sul movimentò socialista internazionale, ·e dunque anche sul- ' l'italiano, se la si isolasse da quella dçi [123] BibliotecaGino Bianco

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