Nord e Sud - anno III - n. 25 - dicembre 1956

funzione non è soltanto professionale, ristretta tra le qu,attro pareti del1'aula scolastica~ma è funzione civile nell'accezione più lata della parola). Purtroppo storia e geografia sono considerate invece m,aterfa secondaria; ·e con troppa frequenza e facilità, durante gli scrutini di fine d'anno, i « quattro » e i « cinque » in tali materie vengono sollevati al « sei », con I le conseguenze psicologiche, negli allievi, che è superfluo illustrare. Nell'Istituto magistrale infine storia e geogr,afia vengono unite, per formare << cattedra», al latino; e poichè il latino contempla la prova scritta ed ha un programma vasto, l'insegnante finisce col sacrificare ,al latino una parte del già ridottissimo orario di storia e geografia. Che cosa ne nasce? Il programma di storia della IV classe riguarda il periodo 1814-1945; i c,andidati che esaminai si erano fermati al 1914.. Non meravigli la riduzione: non sono molte le scuole italiane che superino quella data. Ma anche la conoscenza degli anni 1814-1914 era illusoria, se conoscenza è notizia più comprensione. Una delle conseguenze più dannose del cattivo modo con cui insegniamo la storia durante l'anno scolastico è la mancata assimilazione di lin metodo di studio e di una tavola di valori da parte degli studenti; i quali, anche per la tendenza dell'età, ritengono degno di ricordo il solo aspetto diplomatico-militare, nei fatti e, nei personaggi più ,appariscenti: guerre, battaglie, paci, re e generali, Morelli e Silvati, fratelli Bandiera, e la mitologia risorgimentale cara ai nostri nonni; ma provatevi a chiedere il motivo profondo di quelle guerre e le conseguenze nori soltanto territoriali di quelle paci ! L'interdipendenza tra storia d'Italia e storia d'Europa ci si è rivelata anche stavolta un tema estraneo al loro modo di pensare. Fuori dei confini d'Europa, poi, è come se ci fosse il deserto. La politica interna dei singoli Paesi è roba pressochè sconosciuta, a cominciare da quella di casa nostra: vita economica, classi sociali, p.artiti politici, indirizzi di Governo, riforme, sono come un mondo nuovo che molti candidati mostrano di scoprire il giorno dell'esame; e gli audaci ci dicevano di non aver « ripass,ato» tali «punti» perchè «non sono importanti». Aiutano l'andazzo, talora, i libri di testo: che in parecchie scuole sono ancora quelli che si usavano al tempo del fascismo, appena amputati e rimaneggiati nelle ultime pagine, ancora intrisi quindi della retorica nazionalistica ·e imperialistica, della apologetica .sabaudistica, dei luoghi comuni di una o due generazioni fa; libri ove il posto d'onore è riservato agli · eventi bellici, enfaticamente raccontati, e le zone grige all'opera lenta di [102] BibliotecaGino Bianco

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