Nord e Sud - anno III - n. 25 - dicembre 1956

Basti pensare a1 grandi gruppi pubblici, IRI ed ENI, che hanno influenza non solo sulle industrie di base, come siderurgia ed energia, ma anche su industrie di lavorazione intermedia e finale, quali le meccaniche, cui è affidata una parte primaria nei programmi di sviluppo nazionale. Insieme a questi si pensi ai grandi gruppi privati ad estensione nazionale e internazionale come Fiat, Pirelli, Montecatini, Edison, Snia, Italcementi., ecc.; inoltre a talune organizzazioni o industrie, come la Federconsorzi o gli zuccherieri, che hanno influenza sullo sviluppo di attività industriali conesse all'agricoltura; e fuori dal campo direttamente produttivo industriale, ,agli istituti di credito industriale, alle grandi aziende pubbliche e private fornitrici di servizi (trasporti e comunicazioni), agli enti responsabili ·di programmazione economica, come il Comitato dei Ministri e la Cassa per il Mezzogiorno, e anche le Regioni Autonome Ognuno di questi soggetti segue una propria politica e ha programmi determinati di localizzazione, che in gran parte dei casi non sono resi noti pubblicamente, e difficilmente sono coordinati fra loro. In relazione alla pianificazione urbanistica in atto o prevista, sarebbe dunque indispensabile una consultazione di questi soggetti: consultazione che potrebbe avvenire da p.arte degli organi responsabili del Programma di sviluppo o, in via ~econdaria, da parte degli organi del Ministero L.L. P.P., che già hanno prevalente responsabilità nel campo della pianificazione urbanistica. La consultazione potrebbe avvenire direttamente e singolarmente presso_ognuno dei soggetti interessati ed anche in sede di convegno, e di pubblica discussione, dei medesimi soggetti: si riprodurebbe così, su un tema più specifico come la localizzazione industriale, un convegno del tipo di quello realizzato lo scorso anno a Palermo dal CEPES. Tale consultazione varrebbe prob,abilmente a risolvere taluni problemi oggi completamente aperti per gli urbanisti, e insieme a mettere a fuoco in termini realistici l'opportunità o meno e l'eventuale orientamento di una politica di localizzazione industriale. Amerei conoscere, caro Compagna, il tuo pensiero su queste mie osservazioni~ lieto ,anche se vorrai offrirle all'attenzione e alla discussione dei lettori di «Nord-Sud», ove tu le ritenga attuali e proponibili. GIORGIO CERIANI SEBREGONDI [99] BiblioteoaGino Bianco

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