Basti pensare a1 grandi gruppi pubblici, IRI ed ENI, che hanno influenza non solo sulle industrie di base, come siderurgia ed energia, ma anche su industrie di lavorazione intermedia e finale, quali le meccaniche, cui è affidata una parte primaria nei programmi di sviluppo nazionale. Insieme a questi si pensi ai grandi gruppi privati ad estensione nazionale e internazionale come Fiat, Pirelli, Montecatini, Edison, Snia, Italcementi., ecc.; inoltre a talune organizzazioni o industrie, come la Federconsorzi o gli zuccherieri, che hanno influenza sullo sviluppo di attività industriali conesse all'agricoltura; e fuori dal campo direttamente produttivo industriale, ,agli istituti di credito industriale, alle grandi aziende pubbliche e private fornitrici di servizi (trasporti e comunicazioni), agli enti responsabili ·di programmazione economica, come il Comitato dei Ministri e la Cassa per il Mezzogiorno, e anche le Regioni Autonome Ognuno di questi soggetti segue una propria politica e ha programmi determinati di localizzazione, che in gran parte dei casi non sono resi noti pubblicamente, e difficilmente sono coordinati fra loro. In relazione alla pianificazione urbanistica in atto o prevista, sarebbe dunque indispensabile una consultazione di questi soggetti: consultazione che potrebbe avvenire da p.arte degli organi responsabili del Programma di sviluppo o, in via ~econdaria, da parte degli organi del Ministero L.L. P.P., che già hanno prevalente responsabilità nel campo della pianificazione urbanistica. La consultazione potrebbe avvenire direttamente e singolarmente presso_ognuno dei soggetti interessati ed anche in sede di convegno, e di pubblica discussione, dei medesimi soggetti: si riprodurebbe così, su un tema più specifico come la localizzazione industriale, un convegno del tipo di quello realizzato lo scorso anno a Palermo dal CEPES. Tale consultazione varrebbe prob,abilmente a risolvere taluni problemi oggi completamente aperti per gli urbanisti, e insieme a mettere a fuoco in termini realistici l'opportunità o meno e l'eventuale orientamento di una politica di localizzazione industriale. Amerei conoscere, caro Compagna, il tuo pensiero su queste mie osservazioni~ lieto ,anche se vorrai offrirle all'attenzione e alla discussione dei lettori di «Nord-Sud», ove tu le ritenga attuali e proponibili. GIORGIO CERIANI SEBREGONDI [99] BiblioteoaGino Bianco
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