Nord e Sud - anno III - n. 25 - dicembre 1956

sull'industria e d'altra parte nel nostro Paese - e particolarmente nel Mezzogiorno - proprio nel ~ampo industriaie si profilano o si promuovono i più importanti mutamenti ed espansioni di struttura. Pertanto ogni problema di localizzazione e di caratterizzazione dei nuovi insediamenti, di pianificazione delle vecchie città e dei vecchi centri in espansione o in, decadenza, di organizzazione delle nuove reti di comunicazione o di sistemazione delle vecchie, è dominato da questi interrogativi: dove sorgeranno e di che entità saranno i nuovi centri industriali? Come si espanderanno o si modificheranno gli agglomerati industriali esistenti? Qual tipo di movimenti demografici e di trosfarmazioni culturali e sociali determinerà il processo di sviluppo industriale del nostro Paese? Il problema della localizzazione industriale e dell'allentamento della cosiddetta « tensione» tra città e campagna attraverso decentramenti e nuovi accentramenti industriali è all'ordine del giorno in tutto il mondo, e dà luogo in molti dei paesi più progrediti ad una politica di localizzazione industriale che si ,avvale di strumenti più o meno efficaci, di divieto o di incentivo, amministrati dalle autorità centrali o regionali. In Italia non esiste, almeno ufficialmente, una politica di localizzazione industriale, ma è forse giunto il momento di domandarsi se non sia opportuno .adottarla. Contro l'adozione di tale politica si portano generalmente d1;1eargomenti: il primo è che non si può collocare sufficiente fiducia negli organi burocratici che sarebbero preposti all'applicazione della politica stessa. E a suffragare tale opinione viene portata l'infausta esperienza della disciplina dei nuovi impianti di tempo fascista. lI secondo argomento è che non bisogna inasprire con nuove limitazioni e regolamentazioni della libera scelta imprenditoriale le difficoltà già esistenti per una industrializzazione delle regioni meno sviluppate, o comunque per un'ulteriore espansione, dovechessia, del nostro apparato industriale. I due argomenti non sono certo privi di peso, ma in proposito si può osservare che in primo luogo, secondo l'esempio sperimentato altrove, una politica di localizzazione industriale è cosa comple~amente diversa· dalla disciplina dei nuovi impianti da noi conosciuta e non sottopone necessariamente ogni iniziativa al giudizio, che potrebbe essere arbitrario, o almeno [97] BibliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==