loro ~taticità ha perduto significato•. Dall'economia ~hiusa so,no paS1Sate all'economia di mercato; dalla tecnica e dagli ordinamenti produttivi i1nmobili a un continuo loro rinnovamento; dagli equilibri demografici stabili, an(J1e se duramente conseguiti, ai rapidi accrescimenti di popolazione e alla crescente mobilità della stessa; dalle istituzioni familiari e civili rette dalla consuetudine al predominio della legge comune della concorrenza; dallo stato di isolamento alle molteplici connessioni della società m·oderna ». Ed è sotto questo profilo che va inquadrato il progressivo esodo di braccianti, mezzadri, piccoli proprietari dalle terre dell'Appennino Settentrionale e specialmente della parte a Nord della regione emiliana. Il 55% dell'Emilia e montagna o collina. La montagna appenninica si diparte gradualmente, senza bruschi strappi, da una collina ubertosa e verdeggiante, ricca di vigneti, ablbarbicati su dolci declivi. Non vi sono ter1·azzi, ne pendii sassosi, che dai 100 o 200 metri sul livello del mare salgano in pochi chilometri a una elevata altitudine. Qui e una continua teoria di nervature e di contrafforti, di vallate in apparenza uniformi che si estendono allo stesso grado altimetrico per lungl1e distanze. Il terreno, in apparenza non molto costellato di zone incolte, sembrerebbe abbastanza fertile. Ma, sotto un piccolo strato di zolle, quasi a fior di terra, si incontrano dure pietre, o massi che si sfaldano al contatto del picco11e.I torrenti che , si snodano al fondo valle sono insufficienti per una razionale irrigazione. Le culture fondaìnentali sono il frumento e l'erba da foraggio. Ma i falciatori raramente riescono a scendere sul campo per il terzo raccolto annuo . e le piccole trebbiatrici ,color rosso minio, importate dall'Inghilterra e dalla Germania ai primi del secolo, rapidamente colmano i granai di pochi sacchi, dopo essersi soffermate, dalla fine di luglio ai primi di settembre, nelle aie delle fattorie. Sarebbe indubbiamente più opportuno aumentare l'allevamento del bestiame da latte. Qui il formaggio è un prodotto ricercato ed altamente commerciabile: i consigli di amministrazione dei caseifici sociali, che nel dopoguerra hanno sostituito le aziende private, gareggiano nell'assicurarsi il miglior acquirente. La superficie media di un podere varia da 8 a 15 ettari; ogni cascina l1a una stalla in cui si allevano da 7 a 12 capi di bestiame (quasi sempre soltanto bovini), con una produzione di latte di rs7J Bibloteca Gino Bianco ,
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