mento al 30 novembre 1954 - pubblicati recentemente dall'Istituto Centrale di Statistica. Tale elaborazione ha dato i seguenti risultati: a) Dalla distribuzione dei dipendenti dello Stato per' regione sede dell'ufficio, risulta che negli uffici statali situati nel Sud i dipendenti delle amministrazioni statali ammontano a 366.577 unità, pari al 32,5% del totale; poichè la popolazione residente del Sud forma il 37,5% di quella del Paese, il rapporto tra dipendenti statali e popolazione residente è nel Sud minore che nel Nord (rispettivamente 20,1 e 25,1 per mille abitanti). Si deve però tener presente che nella provincia di Roma si accentrano i dipendenti addetti ai servizi generali di tutto il Paese; nell'ipotesi che nella provincia di Roma il rapporto tra dipendenti statali e popolazione residente fosse · eguale alla media del Paese (23,2 per mille), il numero dei dipendenti statali nel Nord scenderebbe da 762 a 662 mila unità, pari a 21,8 per mille abitanti. Si può quindi concludere che, anche eliminando, grosso modo, H numero dei dipendenti statali adibiti ai servizi generali per tutto il Paese, la frequenza relativa dei dipendenti statali risulta nel Sud un po' minore che nel Nord. La frequenza relativa dei dipendenti statali varia notevolmente da regione a regione: i valori maggiori si osservano nel Territorio di Trieste (65,5) e nel Lazio (47,9), i minori nella Basilicata (13,5) e nella Lombardia (15,7). Nel Sud la massima frequenza relativa si riscontra nella Sardegna (23,2) che, coincide con la media del Paese. Ne segue che nel Sud l'amministrazione statale richiede, rispetto alla popolazione, un minor numero di dipendenti statali che nel Nord; ma tenendo conto della differenza tra i redditi pro capite delle due grandi circoscrizioni territoriali, la incidenza del costo dell'amministrazione statale sul reddito è molto maggiore nel Sud che nel Nord. b) Dalla distribuzione dei dipendenti statali per regione di nascita, risulta che tutte le regioni del Sud hanno una eccedenza dei dipendenti statali nativi su quelli presenti, tutte le regioni del Nord hanno una eccedenza inversa. In particolare, il Sud ha complessivamente una eccedenza dei dipendenti statali nativi sui presenti di 157 mila unità, Il Nord una deficienza di 177 mila unità; ossia: il Mezzogiorno ha ceduto al Nord circa il 30% dei suoi dipendenti statali, al Nord circa il 23% dei dipendenti statali presenti sono immigrati dal Sud. e) Dalla distribuzione dei dipendenti statali per circoscnz10ne di na scita e per categoria, risulta che la percentuale spettante al sud è molto ~levata (superiore a 50 per gli impiegati di gruppo A, per gli ufficiali ed i sottufficiali, i magistrati ed i cancellieri, nonchè per i graduati e la truppa; è molto bassa (inferiore a 40) per i professori ed assistenti universitari, per 1 subalterni e salariati. Risulta quindi che, eccettuati i professori ed assi- [80] BibliotecaGino Bianco
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