Nord e Sud - anno III - n. 24 - novembre 1956

, efficace interpretazione; quanto a Fanfani, il quale sa che la D.C. può recuperare voti a destra e non a sinistra, egli non si è fatto attirare questa volta sui pt'ani inclinati delle polemiche preclusive, riteriute congeniali al suo temperamento, ma è sembrato più consapevole del solito del difficile compito di conciliare le due opposte esigenze della D.C., recuperare voti a destra e non tagliare i ponti a sinistra. Tuttavia, questa consapevolezza 110n senibra ancora ta1ito maura da rassicurare del tutto contro evetztuali ritorni di fiamma integralistici. Peraltro) le n'ttmerose aperture a destra che la proporzionale ha determinato nelle amministrazioni meridionali, (è stata questa la parte passiva dei risultati del 27 maggio) e di cui si diceva nell'ultimo 11,umerod· i Nord e Sud, non hanno consentito che il congresso di Trento ripetesse quella chiusura a destra che fu pronunziata al congresso· di Napoli e che recentemente è stata violata in numerosi e significativi casi. È vero che della destra si può oggi dire che essa non potJe più i gravi problemi che poneva ancora nel '53; e tuttaviia i rapporti con la destra restano,, dopo il congresso, la ,principale zona d'ombra della D.C., specialmente per quanto riguarda il Mezzogiorno. Sitl problenia dei rapporti con i socialisti, invece, è stato realisticamente imperniato l'ordine del giorno di maggioranza votato a Trento. La condizione che tale ordine del giorno ha posto ai socialz.sti è la stessa avanzata da Saragat; e francamente - come ha osservato Salvatore/li nel più lucido comm~nto che ci è accaduto di leggere sulla stampa quotidianq a proposito del co·ngresso democristiano (La Stampa del 21 ottobre) - non se ne potrebbe prescindere. Se tale condizione non venisse adempiuta, noi per i primi esorteremmo al, quadripartito, il quale n•aturalmente riacquisterebbe vitcdz.tàe valore di fronte ad una ostinazio·ne del P.S.I. su posizioni analoghe a quelle del trascorso decennio. Ma se, come sembra, il P.S.I., uniformandosi alla volontà del suo stesso elettorato, sostanzialmente aderirà alla unz.fz·cazionesulla piattaforma di tutto il socialismo europeo, li{JUiderà gli impegni di consulta:zione coi comunisti, si batterà per il Piano Vanoni e voterà per l'Euratom, allora potremmo e dovremmo pervenire prima o poi ad una soluzione di governo democristiano-socialista. Dopo un ric~rsoal corpoelettorale,sem·prebeninte~oche no,nsi verifichino nuovi 18 aprile, la D.C., stando alle indicazioni del Congresso di Trento, non ha escluso questa soluzione. Anzi, h-arespinto la tesi dell' o~. Andreotti, << l' emz·nenza isolata del congressoi », il sol,o che abbia escluso in ogni caso [6] Bibloteca Gino Bianco

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