2) Si è poi accentrato l'interesse su un particolare dato d~namico del -programma, cioè a dire l'espansione globcde dei consumi consentita dai termini in cui si delinea ttn programma di sviluppo economico. 3) Ciò premeJso_.ed acc·oltideterminati criteri metodologici (es.: sz è assunto che l'incremento dei redditi reali si verifichi per effetto dell'espa11,.1 sione delle retribuzioni, e 11,011, viceversaa causadi abbassatnentinei pre~;zi? presupposti invece costanti ed i~variabili)precisaridoaltresì alcune questio11i di terminologia, si è rivolta l'attenzione al vivo del problema: p.ossibilità e limiti dell'espansione dei redditi salariali nel quadro del programma di sviluppo. Le considerazionisono state svolte itl due parti. 4) Nella prima parte si sono consideratele variazioni globali dei salari, prescindendo dalla considerazione delle differenze i12sitenel sistema dei salari.Anche qui si è operatauna itlterioresuddivisione delle considerazio11t? a seconda che riguardasseroi salari spendibili od i salari complessivi, cioè comprensivi di una quota parte non disponibile. A questo proposito si è creduto di poter concludere per una sostanziale incompatibilità tra espan- .rione dell'intero volume dei salari ..cpendibitie programma di sviluppo, qualora tale espansionefosse spinta oltre i limiti ascensionaliconsentiti al volume globaledei consumi; per converso,si è ritenuto di poter dichiararecompatibileil processodi espansionedei salarinon monetari con la realizzazio11e del programma di sviluppo, anche se tale processofosse spi,ntooltre i limiti degli incrementi globali consentiti dal programma al volume del risparmio. In conclusione, quindi, si è pervenuti ad ammettere la possibilitàdi una espansionedei redditi salarialiad un tassosuperiorea quello consentito per il reddito globale, cioè la possibilitàdi una redistribuzione del reddito a favore dei salariatiche non ititaccherebbela realizzabilitàdel programma. 5) Nella seconda parte, viceversa,supposto noto lo sviluppo consentibile al volume globaledei salari, si sono prese in considerazionealcune delle possibili differenze salariali (per sesso, per qualifica e per regione). A questo proposito si è creduto di poter concludere: a) in favore di un livellamento dei salari corrispostia prestatorid'opera di sessodiverso; b) in fa-. vore di una differenziazione dei salari corrisposti a prestatori d'opera aventi differenti qualifiche; e) in favore di un trasferimento dei redditi co1zsumabili dalle zone ·ricchealle zone povere, compensato da una maggiore partecipazionedei salariatidelle zone ricche alla formazione del risparmio. [73] Bibloteca Gino Bianco
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