Nord e Sud - anno III - n. 24 - novembre 1956

delle retribuzioni tra mano d'opera comune e mano d'opera qualificata o specializzata. L'eccessivo livellamento potrebbe indurre il datore di lavoro ad assumere preferenzialmente lavoratori qualificati o specializza~i, anche in quei casi in cui essi non sarebbero strettamente necessari alla produzione intrapres,a. Per conto suo, il lavoratore non qualificato potrebbe essere sospinto all'apatia ed alla negligenza per ciò che concerne la propria qualificazione professionale. I due fenomeni, presumibilmente, non potranno essere cumulativi ma alternativi, almeno in date situazioni loc.ali e settoriali dell' occupazione. Comunque sia, il risultato si traduce sempre in uno spreco di risorse ed in un incentivo alla disoccupazione. In sostanza si potrebbe addirittura provocare una situazione paradossale, nel senso che si a~graverebbe l'inibizione degli investimenti di carattere più decisamente capitalistico, causata dalla scarsa disponibilità locale di JJ).anod'opera specializzata, riducendo ulteriormente codesta disponibilità e, al contempo, riducendo le possibilità di lavoro per i non qualificati medesimi. A questo proposito si può far menzione della questione dell'apprendi-· stato, che richiede considerazioni differenti da quelle esposte per la ten- - <lenza al livellame'nto delle retribuzioni tra lavoratori non qualificati e qualific,ati. Qui sembra opportuna una politica intesa ad un contenimento od anche ad una riduzione del salario non monetario (in particolare dei così detti oneri sociali), ma non invece del salario monetario, per il quale - anzi - si ritiene sconsigliabile e controproducente una riduzione al_di sotto dei livelli salariali percepiti da lavoratori comuni. Esistono difatti due interessi contrapposti da conciliare: da un cantò l'imprenditore sarà propenso ad assumere apprendisti solo a condizione che il salario a suo carico sia di tanto inferiore a quello necessario per .;issumere lavoratori esperti; d'altro ca_ntoil neo apprendista deve ricevere una retribuzione abbastanza elevata (limite, questò, che a differenza del _·primo è più soggetto à valutazioni soggettive) da rendergli conveniente ]a Iinuncia ad una eventuale immediata occupazione. come lavoratore comune. La -collettività ha evidentemente tutto l'interesse ad agevolare questa con- .ciliazione, eventualmente sobbarcandosi a buona parte delle spese necessarie (la legge 10 gennaio 1955,N. 55 esoner,aper l'appunto le itnprese artigiane -dalla corresponsione degli oneri sociali.che dovrebbero essere corrisposti per l'assunzione di apprendisti): spese che del resto sono più che ripagate dal [68] Biblioteca.GinoBianco

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