I?,atura - lo avrebbe ben potuto, in realtà significa che lo sviluppo si è risolto in una concentrazione della ricchezza alla cui produzione hanno concors.o le categorie salariate. Ora sembra che questa aspirazione a partecipare in proporzioni maggiori che per il passato ai benefici conseguenti dall'accrescimento de'l prodotto, potrebbe essere adeguatamente soddisfatta attraverso qualche forma speciale di espansione dei salari non monetari. Si tratterebbe, cioè, di conseguire aumenti salariali vincolati lall'investitnento, ossia sotto forma di <<risparmio-investimento». Dovrebbe però trattarsi di una partecipazione chiaramente individuabile e percepibile dai lavor,atori. Non è questa la sede per addentrarsi in questioni inerenti alla << tecnica>> più opportuna per realizzare operazioni del genere. Sarà sufficiente richiamare l'attenzione sulla decisa antipatia che le forme di partecipazione dei salariati, alle imprese in cui prestano la loro opera, suscitano negli ambienti sindacali dei lavoratori subordinati: riluttanza che - si può facilmente ammettere - è tutt'altro che ingiustificata. Sarebbe socialmente assurdo vincolare i salariati ,ai rischi delle imprese in cui lavorano ed ai cui successi collaborano, è vero, ma sulla cui gestione non potrebbero - per incapacità, prima ancora che per impossibilità - aver modo di esplicare un'influenza determinante. Questa però non è certo l'unica tecnica n.ota od escogitabile. Si può I pensare che le quote di salario-risparmio potrebbero essere rappresentate da titoli di partecipazione in altre imprese, oppure da titoli pubblici particolari, o ancora da speciali depositi b.ancari, e via dicendo. Si potrebbe anche lasciare una certa liberta di disposizione, ai salariati, nell'impiego del << risparmio-salario», purchè questo rimanga per un periodo sufficiente di ten1po vincolato sotto forma di risparmio. Insomma, sembra che su questa strada le organizzazioni sindacali potrebbero - volendolo - escogitare qualche strumento soddisfacente. Il sistema comporterebbe evidentemente un trasferimento di reddito a favore dei salariati. Il risparmio-investimento, difatti, se ha un limite inferiore - al disotto del quale la politica di sviluppo non può essere realizzata nei termini prefissati - ha ben anche un l~mite superiore, non meno inv;ilicabile, se non si vuole intaccare il benessere raggiunto o, quanto meno, dar luogo ,a processi di natura deflazionistica, non meno pericolosi e nefasti, nella gran parte dei casi, che i processi di carattere opposto. Se pertanto [631 Bibloteca Gino Bianco
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