Nord e Sud - anno III - n. 24 - novembre 1956

• ' consumi tra diversi gruppi sociali, scaturenti da differenze di redditi medi destinabili al consumo. E' opportuno ricordare come, da un certo punto di vista, e specialmente nelle economie povere, un livellamento dei consumi p.ossa ess~re (oltre che, in taluni casi, socialmente desiderabile) economicamnte conveniente per la collettività. La valutazione di tale convenienza può essere effettuata tenendo presenti le possibili reciproche influenze tra destinazione dei consumi e destinazione degli investimenti. Un livellamento dei consumi, riducendo il «ventaglio» della domanda monetaria, contribuirebbe a farla convergere in maggior copia su beni di v,asto consumo, limitandone le «dispersioni » in una gamma assai estesa di prodotti, e quindi favorendo la concentrazione degli investimenti su una più limitata serie di produzioni, buona parte delle quali potrebbero avvantaggiarsi delle economie di scala,. favorendo gli sviluppi della produttività e quindi, in definitiva, la capacità di accumulazione della collettività. D'altro canto è ben vero anche che, qualora si riuscisse ,a dirigere gli investimenti preferenzialmente su una limitata sfera di attività, sarebbe perseguibile il livellamento dei consumi e, di conseguenza, si avrebbe un incremento della propensione al risparmio. Tuttavia si tratta di politiche che incontrano notevoli limitazioni di car.attere sociale ed istituzionale, specialmente là dove l'economia non è soggetta ad una pianificazione collettivista. Si può ritenere che il << desiderio di varietà » e il << desiderio di distinzione >> non siano comprimibili " oltre certi limiti - tanto più ristretti quanto più breve è il periodo di tempo nel quale si vorrebbe operare la « compressione » - non solo per gli individui, ma anche - e forse più ancora - per differenti gruppi sociali. In tal caso una maggiore velocità di espansione dei consumi da parte di determinate categorie, finirebbe inevitabilmente per trascinare dietro di sè una espansione dei consumi altrettanto veloce delle altre categorie - ancorchè si tratti di categorie dalle quali ci si sarebbe attesi una costante propensione al risparmio - adducendo, come risultato finale, ad una con-- trazione del risparmio necessario a finanziare lo sviluppo. Per.altro è difficile poter individuare ex-ante i limiti di carattere sociale e psicologico testé descritti: si può affermare, in linea di massima, che essi non siano conoscibili altrimenti che ex-post; quando, cioè, si sarebbero già prodotti gli effetti negativi della politica in parola. D'altronde, nel caso italian.o sembra potersi affermare l'esistenza di ... [61] Bibloteca Gino Bianco

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