liante per noi napoletani, velleitario, ma càto non minaccioso -per il paese), il P.N.M. debilitato anche nella sua roccaforte siciliana; e si veda soprattutto come suonano stanche le esortazioni a costituire quella « grande destra» che sembra esserepiù l'ultima risorsa del/'arsetiale nia,zionalafscista del Tempo e del Giornale d'Italia che il primo passo verso la impossibile costituzionalizzazz·otJedel neofascismo, del qualunquismo, del legittimismo. Quel voto del 27 maggio poi ha annunciato anche una crisi, nella estrema sinz'stra,del partito comunista; e, ponendo sulla cresta dell'onda entrambi i partiti socialisti, ha additato nella costituzione di un grande pt11rtitosocialista unificato e democratz'co, di un partito italiano simile a quelli dei più progrediti paesi d'Europa, un problema fondamentale la cui soluzione è richz·estada gran parte dell'elettorato socialista. E sono bastati pochi mesi, dopo quel voto, perchè verso qu~sta soluzione si facesseroa/,cuni · decisivi passi avanti. Ciò significa, peraltro, che la crisi del partito comunista, annunciata dal 27 maggio, si è anch'essa aggravata, non come quella dell'estrema destra, ma pur sempre z·n modo sensibile. Chi pensi alla miniacciosaapparizione del fronte popolare nel '48 e alla maggioranza democristiana che ne derivò, al ritorno di fiamma della destra fra il '51 - e il '53 e al preoccupante espansionismo del P.C.l. negli stessi anni, si renderà dunque agevolmente conto di come il 27 maggio abbia rappresentato una prezz·osaindicazio11edi stabilità democratica: non nel senso del rafforzamento di questa o quella formula di governo, ma nel senso di u'nmovimento da u1iequilibrio parlamentarieprecario verso un equilibrio polz.tico·più s~a.bile,anche se f andato su forze in parte nuove e su 11,uovi . . incontri. La situazione politica italiana è oggi e sarà ancora per parecchi anni caratterizzata dai movimenti che i risultati delle ultime elezioni amministrative hanno indicato. Si è detto della crisi dei partiti nazionalf ascisti, dell'isolame1ito comunista, delle prime operazioni che avvz·sai11a,oll'unità socialista: dati della situazione politica attuale, alla cui origine sono appunto quei movimenti, indicati dal 27 maggio, profondi e non superficiali, che gli osservatori più attenti avevano z·n qualche modo previsto e che sono frutto, per la massima parte, non già di avvenimenti della ultima ora, ma di una lenta preparazione. Resta ora da dire della D.C., del suo recente congresso, da mettersi anch'esso in rapporto al 27 maggio e ai movimenti che le « amministrative» hanno indicato. [4] BiblotecaGino Bianco •
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