Nord e Sud - anno III - n. 24 - novembre 1956

fare un esempio, la K.L.M. (la più importante compagnia aerea olandese) da quattro anni sta facendo reiterate domande alle autorità italiane per essere autorizzata a istituire una linea diretta Napoli-New York-Amsterdam; ma tale autorizzazione le è stata finora se1npre negata. L'unica compagnia estera • che fa scalo diretto a Napoli è la· B.E.A. (Londra-Napoli-Malta): e ciò le è consentito in quanto il trattato di pace riconosce alle co•mpagnie inglesi ed americane il diritto di istituire scali aerei su qualsiasi aeroporto del territorio nazionale. Ora, se attraverso il regime preferenziale si difendesse un reale interesse nazionale, il mantenimento di esso potrebbe ap·parire una necessità, anche se una spiacevole necessità. La verità_ però è tutt'altra. Difendeindo gli interessi della L.A.I~ non si difendono nè gli interessi della economia nazionale~ nè quelli delle regioni meridionali e tanto meno quelli dell'aerop 1orto di Napoli. La L.A.I., per cominciare, è esonerata dal pagamento delle tasse di scalo. E ciò sarebbe niente, se essa non si 01 pponesse a che altre compagnie si servano per il loro traffico dello stesso aeroporto di Capodichino (il quale,. in tal modo, al danno di un servizio gratuito vede aggiungersi quello di un 1nancato guadagn?)· Ma anche questo non sarebbe grave se la L.A.I. disponesse di u·na numerosa ed efficiente flotta aerea, capace di soddisfare le esigenze del servizio ·dall'Italia all'estero e viceversa. Ma tutti sanno che non è così. E questa è la ragio1ne che spiega il regime preferenziale. Quali sono le conseguenze? Varie e di diversa natura. La vicinanza di Roma fa sì che l'aeroporto di Ciampino (non sottop-osto a nessuna restrizione di sorta) finisca con l'accentrare anche quella p,arte di traffico aereo che potrebbe essere co-nvenientemente smistata a Napoli. Ciò non solo isola l'aeroporto di Capodi• chino, ma esclude N ap,oli e le regioni circostanti da un notevole flusso di correnti turistiche. È infatti generalmente ammesso che il turista straniero che atterra a Roma, anche se lo ha in programma, difficilmente si spinge poi fino a Napoli. Ora accade che nella cosidetta stagione turistica le richieste di viaggi aerei superino di gran lunga le attuali disponibilità di posti sugli apparecchi. Si pensi che nel 1955 l'aeroporto di Ciampino ha registrato l'arrivo di 343.000 stranieri, mentre i turisti atterrati nello stesso periodo in· tutti i porti italiani asso·mmano a 258.000. Non c'è dubbio quindi che si va sempre più sviluppando un turismo transcontinentale, e proveniente dal centro e n.ord Europa, che preferisce agli altri mezzi di traspo•rto quello aereo .. Allora, pur mettendo da parte altre considerazioni, non si comprende perchè il Governo italiano non faciliti in tutti i modi lo sviluppo di questo turismo,. che a detta degli esperti è il p1iù produttivo ai fini della nostra bilancia commerciale, e persiste invece nel m·antenimento di una ingiustificabile politica . pr~tezionistica a favore della ·L.A.I .. Che l'aeroporto di Capodichino possa intens,ifìcare i suoi traffici e caratterizzarsi come scalo turistico è dimostrato [50] • Bibloteca Gino Bianco

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