Nord e Sud - anno III - n. 24 - novembre 1956

il disegno di legge dell'esercizio provvisorio: costoro ritengono di essere.. ~ i direttori di orchestra e non si accorgono di essere diretti. « Il popolo siciliano non può gioire per _il_colpo ba~s~ da~o da _al~uni _depu_t~t~ alla sua vita amministrativa e non può cond1v1dere la g101a d1 certi c1rcol1 pol1t1c1 ed economici i quali stasera hanno esclamato: pereat Sicilia, purché cada il governo Al essi ». Il dott. Gullotti, che aspett~va il suo momento per mettere il governo con le spalle al muro, e che pare abbia diretto le file della fronda D.C. in assemblea, partiva immediatamente per Roma, per riferire alla Segreteria del partito sulla situazione, ritenuta ormai matura per la liquidazione del governo regionale. Il Presidente della Regione, in una lunga seduta del gruppo D.C., poneva d'altra parte esplicitamente la richiesta di un'aperta presa ~i posizione nel gruppo stesso, e questo decideva di presentare una mozione che prorogasse la fiducia al governo. Nel frattempo a Roma si svolgevano i colloqui tra Gullotti e i dirigenti nazionali della D.C.; notizie di stampa non smentite davano per certa l'adesione di Fanfani alla tesi del segretario regionale, di approfittare dell'occasione per liquidare definitivamente il governo Alessi. Si delineava pertanto ancora una nuova possibilità: lo _sviluppo in sede extraparlamentare della crisi, che minaccia quindi di risolversi in un gioco di cor~enti interne del partito di maggioranza. Negli ambienti vicini al Presidente della Regione sorgeva perciò legittimo il dubbio che la Regione dovesse appunto a quelle correnti del partito democristiano che si oppongono ad Alessi l'ostilità incontrata i1nprovvisamente a Roma da certe soluzioni fonda1nentali per la vita dell'autonomia, nonchè il ritardo della presentazione della relazione sul bilancio che pose il governo con le spalle al muro. Il I 7 luglio veniva presentata dal gruppo D.C. la mozione di fiducia; ma questa veniva dichiarata improponibile dal presidente dell'Assemblea on. La Loggia e il presidente Alessi allora chiedeva all'Assemblea la riapertura della sessione in termini di urgenza. Successivamente a questa seduta l'esecutivo regionale della D.C. si riuniva per discutere un o.d.g. degli on.li Lanza e Brandaleone in cui veniva in fondo proposto di negare, in sede di partito, la fiducia all'on. Alessi e al suo governo, invitandolo a dimettersi; ma tale o.d.g., parso eccessivo agli stessi uomini della corrente antialessiana, e per· quanto appoggiato a quel che pare dallo stesso on. La Loggia, veniva alla fine ritirato dai suoi proponenti, al fine di evitare che si arrivasse ad un'aperta crisi fuori dell'Assemblea, con conseguenze prevedibilmente assai dannose per il partito davanti all'opinione pubblica dell'isola. Entrano quindi nel gioco gli altri partiti della coalizione governativa, che inviano a Palermo delle ... ambascerie per esaminare la situazione venutasi a determinare dopo i recenti avvenimenti. Così si ha notizia dell'arrivo [461 Bibloteca Gino Bianco ..

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