Nord e Sud - anno III - n. 24 - novembre 1956

( gio dei commercianti esistenti accordando loro un semi-monopolio ed una protezio~e contro la concorrenza, e se esso aspira a conservare nel paese una borghesia importante per il numero, se non necessariamente per la pote?za, la limitazione dell'accesso alle professioni commerciali può costituire per esso uno dei mezzi atti a raggiungere questi fini. Or} les gouvernements ou les hommes· politiques n'ont pas le droit de masquer leurs objectifs en parlant de 'pléthore des magasins' ou de 'gaspillage dans le circuit de la distribution', alors qu'ils ne possèdent aucune donnée qui leur permet de junger .si le nombre des boutiques est excessif ». Queste parole ci portano a concludere con una precisazione che ci sen1-- bra quanto mai necessaria, vertendo essa su una questione che non abbiamo veduto affrontare dai sostenitori delle « tesi vincoliste ». Sembra ragionevole ritenere, anche ammettendo per assurdo la possibile utilità di un controllo sulla moltiplicazione degli esercizi di vendita al minuto, che esso non potrebbe in alcun 1nodo essere rimesso alle categorie .interessate « a senso unico », come ora esige la legge. Ciò che si è inteso disct1tere in questa sede era l'opportunità di adottare un sistema di licenze, beninteso da sostituire a quello attualmente vigente: l'alternativa considerata possibile non poteva comprendere tra i suoi termini l'attuale sistema di licenze. E' un punto, questo, sul quale è lecito attendersi qualche chiarimento, per non dover nutrire il sospetto che nel nostro paese al liberismo tout coilrt ed al marxismo non si sappia opporre altro che un corporativismo più o meno larvato: il che poi equivale a non saper o,pporre proprio nulla. · CARLO TURCO Cronaca di una crisi regionale Nel luglio scorso si è avuta a Palermo una crisi di governo, presto rientrata, ma che, per il modo come è stata sollevata, condotta e risolta, può essere considerata un sintomo piuttosto grave dello stato di precarietà e di incertezza su cui si regge l'attuale governo dell' on. Alessi. Come è noto, il governo• cl1e ha la responsabilità dell'amministrazione della regione siciliana è stato formato dopo le elezioni del '55 in base alla vecchia formula centrista, rispecchiante il governo nazionale dell'on. Segni, e perciò mettendo fuori i vecchi alleati della D.C. nella precedente giunta dell'on. Restivo, monarchici e rnissini. A Restivo succedeva Alessi, uomo di altro temperamento, più aperto alle « istanze sociali ». L'azione politica dell'on. Alessi è stata però sempre ostacolata in ogni modo, dalla opposizione interna del partito di maggioranza come da quella degli altri p,artiti fino a quando, dopo le elezioni comunali del maggio scorso, che hanno messo [43] Bibloteca Gino Bianco I >

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