Nord e Sud - anno III - n. 24 - novembre 1956

semifiniti e di automobili in Inghilterra, che- godono oggi di una ~~riffa preferenziale del 22% circa contro la tariffa normale del 33%) dalla concorrenza continentale. Ma è ragionevole l'assunto che i prodotti agricoli vengano esclusi dal mercato comune? Giustamente l'amico Scalfari ha levato un grido d'allarme nel citato articolo dell'Espresso ed in un altro articolo sulla Stampa ricordando il grande interesse italjano alla esportazione degli ortofrutticoli, ]a cui produzione potrebbe venire compromessa da una decisione del genere. Sembrerebbe, però, che Scalfari non si sia accorto della contraddizione in cui cade nel sostenere quest'argomento. Perchè egli da una parte dice che solo l'adesione inglese rende possibile la realizzazione del mercato comune; dall'altra parte si preoccupa del destino dei nostri ortofrutticoli. Ora, se l'amico Scalfari avesse seguito con maggiore attenzione « l'accademia » degli esperti di Bruxelles, e ne avesse sorvegliato cc il letargo », saprebbe che la delegazione italiana a Bruxelles, guidata dall'on. Benvenuti, si è battuta a fondo per l'inclusione dei prodotti agricoli nel mercato comune e sembra stia riuscendo a vincere le forti e diverse opposizioni degli altri paesi. In realtà, dato che il progetto Spaak non comporta soltanto un'unione· doganale, ma anche la creazione di un'area di politica economica comune,,. i nostri rappresentanti sono riusciti ad affermare diversi principi che tendono a salvaguardare lo sviluppo della nostra agricoltura e del nostro Mezzogiorno. Ci limiteremo a ricordare qui che per il Mezzogiorno è stata riconosciuta la necessità di un protocollo addizionale, èhe regoli quindi in modo. particolare le esigenze proprie dell'Italia meridionale che da area depressa italiana diventerebbe l'area depressa dell'Europa. La frase di Sscalfari, quindi, « pensare che le industrie nuove che dovrebbero sorgere nel Sud possono• reggere la concorrenza internazionale è pura follia », corre il rischio di essere gratuita. Questo non è d'altronde un problema dell'avvenire, ma- del presente. Si pensi, infatti, al nuovo impianto siderurgico, di cui si progetta la costruzione a Taranto, con una produzione di circa un milione di tonnellate, all'anno: si sceglierebbe Taranto in base al convincimento _della pii1 alta produttività della siderurgia litorale. Orbene, data la legislazione speciale esistente per il Mezzogiorno, si verrebbe a creare una situazione di di-- scriminazione a vantaggio della suddetta industria, discriminazione proibita dal ~"rattato C.E.C.A. lvia lo sforzo che si fa giorno per giorno negli organismi europei consiste nell'affermare il principio che il Mezzogiorno è un caso a sè, il caso dell'area depressa dell'Europa dei cc sei », tutti interessati a risolverlo. E finora almeno si è riusciti sempre ad ottenere il consenso degli altri partners. • Per quanto riguarda l'àgricoltura ci limiteremo a ricordare la proposta della delegazione italiana, accolta finora favorevolinente, per la creazione di un fondo di garanzia e di orientamento agricolo) da mettere accanto ai già [34] Bibloteca Gino Bianco

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