sviluppo di nuove industrie risulta troppo lènto e quindi inadeguato a costituire la base per ulteriori sviluppi. D'altra parte, una politica d'incentivi può non essere sempre compatibile con le esigenze di sviluppo dell'economia n~zionale considerata nel suo complesso. E innanzitutto, il problema non è evidentemente quello di escogitare il maggior numero possibile di incentivi, ma di scegliere un criterio direttivo delle politiche di intervento ed adottare quei soli incentiyi che non contrastino con quel criterio. In particolare, una concessione indiscriminata di esenzioni fiscali e di oneri' sociali, in quanto costituisce condizioni vantaggiose di carattere eccezionale, può non rappresentare il mezzo più adatto a creare attività economiche stabilmente sane, e costituire, al contrario, un sostegno artifi- . cioso per ,attività che non trovano alcuna giustificazione perchè estranee alle prospettive di sviluppo della zona in cui si impiantano. 5. Ma la ragione principale della scarsa efficacia di un'azione a favore dell'industrializzazione che si limiti a creare un sistema di incentivi, risie... de nella circostanza che non vi è alcuna garanzia che gli investimenti risultanti da decisioni spontanee e non coordinate di privati operatori risultino globalmente conformi all'obiettivo di sviluppo che si vuol perseguire. È questa la ragione per cui una politica di sviluppo difficilmente potrà attuarsi se a presidio di essa non è posto il programma, cioè uno strumento di intervento moderno e razionale attraverso il quale si attua l'impegno di esaminare e di valutare l'attività economica pubblica e priv,ata a seconda della sua capacità di favorire o di ritardare il raggiungimento degli obiettivi. Poichè se il fine ultimo è quello di incidere sulla esistente struttura economica e sociale dell'Italia meridionale, l'esigenza che si pone non è soltanto quella di aumentare il flusso degli investimenti produttivi, ma anche quell~ di scegliere quelli maggiormente indicati; e quindi di porre in atto quegli interventi che si mostrino i più idonei a convogliare le risorse disponibili verso quegli impieghi che si giudicano capaci di attuare una ' azione modificatricedelle condizioni esistenti. L' adozio11edi un programma _:_ e quindi l'attuazione <li una politica economica coordinata - permetterà anche di chiarire quale sia il compito che lo Stato deve necessariamente assumersi nell'opera di industrializ- [26] Bibloteca Gino Bianco
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