Nord e Sud - anno III - n. 24 - novembre 1956

posizioni di rendita, di privilegio, di monopolio che si formano appunto in un sistema che ·non contiene in sè rilevanti possibilità autonome di sviluppo, accentuandone la rigidità. Questo è il principale significato da attribuire alla tesi che identifica lo sviluppo del Mezzogiorno con quello dell'intero sistema economico italiano; che assegna all'opera da effettuare in quelle regioni il. compito di modificarne la struttura proprio per esercitare una spinta propulsiva .a tutta l'economia nazionale. 4. Il problema dello sviluppo economico del Mezzogiorno si pone quindi, innanzitutto, come un problema· di superamento della struttura economica di quelle regioni. Ciò è stato visto, e in parte attuato, per quanto riguarda l'attività agricola: in questo settore, cioè, ci si è resi conto che l'obiettivo dell'aumento della produzione e della redditività avrebbe p.otuto essere perseguito solo attraverso una vasta e prof onda azione di bonifica e di riforma agraria, ,attraverso la quale ottenere un migliore insediamento ,della popolazione agricola, nonchè un incremento ed una stabilizzazione dell'occupazione e del reddito della massa bracciantile. Per quanto riguarda l'attività i11dustriale, al contrario, ci si è attenuti al metodo che potrebbe dirsi tr.adizionale: che è quello di porre in essere una serie di interventi indiretti i quali - lasciando agli investitori privati il giudizio sulla redditività ·dell'impresa e la responsabilità di condurla - mirano tuttavia a _provocareuna diminuzione dei rischi e dei costi dell'im- . presa stessa: sotto fortna di alleggerimenti fiscali, concessioni di crediti a basso interesse, riduzioni di dazi doganali, ecc., tali interventi dovrebbero essere in grado di determinare una situazione di redditività dell'impresa, capace di attirare i capitali privati, i qu,ali evidentemente non possono muoversi che in vista del conseguimento di un pr.ofitto. Si è tentato più sopra di illustrare le ragioni per le quali un'azione di tal genere non poteva avere che una portata molto limitata. Nè convince l'obiezione di chi pensa che si tratti solo di quantità e qualità di incentivi da porre in essere. Poichè, in effetti, la portata che le suindicate facilitazioni dovrebbero assumere per compensare i costi straordinari e tutti gli altri svantaggi connessi a investimenti in zone poco sviluppate, può rendere spesso difficile, per ragioni politiche o pratiche, la lo~o concessione nella misura che si re11derebbe necessaria. Con la conseguel?-za che il processo di [25] Bibloteca Gino Bianco

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